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“Ragazzo gay aggredito a Primavalle”: insulti e pugni in faccia

Questa la denuncia di Gay Center. Nonostante ci fossero molte persone ad assistere alla scena, rivela l’associazione, nessuno lo ha aiutato, neanche quando erano ormai scappati gli aggressori. La segnalazione sarebbe arrivata dagli amici, che avrebbero contattato il servizio di Gay Help Line, numero verde contro l’omofobia.
A cura di Enrico Tata
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"Ragazzo gay aggredito nell'indifferenza a Primavalle. Insulti e pugni in faccia". Questa la denuncia di Gay Center. Secondo l’associazione, l’aggressione sarebbe avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, nei pressi di via Bembo. La vittima, fa sapere Gay Center, è un ragazzo di 26 anni. Stava per salire in macchina quando si sono avvicinati due giovani di circa 30 anni e hanno cominciato ad insultarlo pesantemente per i suoi gusti sessuali. Poi l’hanno picchiato con pugni sul volto. Nonostante ci fossero molte persone ad assistere alla scena, denuncia ancora l’associazione, nessuno lo ha aiutato, neanche quando erano ormai scappati gli aggressori. La segnalazione sarebbe arrivata dagli amici, che avrebbero contattato il servizio di Gay Help Line, numero verde contro l'omofobia e "al giovane, con cui siamo in contatto, abbiamo offerto il supporto legale e psicologico. Il ragazzo – ha sottolineato l'associazione – ha riportato ecchimosi su viso ed è stato curato dal pronto soccorso del Gemelli, dove gli hanno dato una prognosi di 4 giorni. Il giovane si è recato anche presso le forze dell'ordine di zona dove ha esposto i fatti".

"Il clima di odio che certe parti sociali e politiche stanno creando verso i gay, – scrive in una nota Gay Center – alimentando spesso sentimenti di paura con fantomatiche teorie inesistenti come quella gender e la completa mancanza di riconoscimento di diritti sul piano legislativo, rendono i gay socialmente sempre più vulnerabili. Serve uno salto di qualità e una legge sulle unioni civili, una legge di contrasto all'omofobia, sono i paletti imprescindibili di una seria strategia contro le discriminazioni e la violenza. Invece si continua a rinviare. Il presidente del consiglio Matteo Renzi agisca e non temporeggi".

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