Raffaella, morta per una crisi epilettica a 23 anni. Il 118: “Nessun ritardo nei soccorsi”
Raffaella Monaldi è morta a 23 anni per una crisi di epilessia, malattia della quale soffriva da tempo. Secondo i familiari, la sera di sabato 14 gennaio quando chiamano il 118 per chiedere soccorso, l'ambulanza ci avrebbe messo circa quaranta minuti per raggiungere la loro abitazione a Tor Bella Monaca: quando Raffaella arriva al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata ormai per lei non c'è più nulla fare. Un ritardo che secondo gli affetti più stretti della giovane potrebbe essere fatale.
Una ricostruzione smentita dall'Ares 118 in un comunicato. "I dati raccolti in automatico dai sistemi digitali del 112 e 118 (ogni chiamata è automaticamente registrata) non evidenziano alcuna falla nei soccorsi". si legge nella nota. Secondo la ricostruzione dell'azienda che si occupa delle chiamate d'emergenza, la prima telefonata arriva al 112 alle 20.58 e 12 secondi, alle 21.00 e 43 secondi arriva al 118 e dopo meno di cinque minuti il mezzo di soccorso parte arrivando sul posto "alle 21.10, cioè dopo sei minuti".
"Gli operatori sanitari, giunti sul posto – prosegue il comunicato dell'Ares – eseguono le manovre di rianimazione anche con l'utilizzo del defibrillatore, ma la giovane era già in assenza di circolo e di atti respiratori. – L'ambulanza riparte dal luogo dell'evento, con il pazienta a bordo, alle 21.18 ed arriva presso il Dea del Policlinico Tor Vergata alle 21.23, ossia 21 minuti dopo il contatto in fonia con la centrale del 118". Questa la cronologia dei fatti risultante dagli atti ufficiali resi noti oggi.
