Raffaele Marra presenta un ricorso in Cassazione: chiede la scarcerazione
Raffaele Marra ha presentato un ricorso alla Corte di Cassazione per chiedere la scarcerazione. L'ex braccio destro e vice capo di gabinetto della sindaca di Roma Virginia Raggi è stato arrestato lo scorso 16 dicembre con l'accusa di corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini. Marra, un passato nella Guardia di Finanza e con molti interessi a Malta, fu presentato a Raggi da Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della sindaca e ora indagato per abuso d'ufficio. Marra, Romeo, Raggi e l'ex sindaco Daniele Frongia avevano creato un gruppo su Whatsapp, chiamato "Quattro amici al bar", per scambiarsi opinioni e consigli sull'amministrazione e sulla gestione politica della Capitale.
Ai giudici il difensore di Marra, l'avvocato Francesco Scacchi, ha chiesto di annullare l'ordinanza di arresto emessa dal gip Maria Paola Tomaselli e successivamente confermata dal tribunale del Riesame. Questo perché secondo il legale non ci sarebbero esigenze di natura cautelare nei confronti dell'indagato. Per la procura Marra avrebbe ricevuto 370mila euro da Scarpellini nel 2013 per l'acquisto di una casa nella zona dei Prati Fiscali. Secondo i pm quel denaro era stato consegnato a Marra in cambio di favori. La settimana prossima l'ex capo del personale in Campidoglio sarà sentito dagli inquirenti in merito alle nomine di Virginia Raggi e, stando ad alcune ricostruzioni, sarebbe deciso a parlare e a raccontare la sua versione dei fatti dopo che la sindaca in più occasioni ne ha preso pubblicamente le distanze. “La nomina di Marra? Ho commesso un grave errore di valutazione, posso pure dirlo 50 volte. Se tornassi indietro, non lo farei”, ha dichiarato più volte la prima cittadina.
