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Raffaele Marra, l’ex uomo di Alemanno chiamato a corte da Virginia Raggi: scontro nel M5s

Polemiche per la nomina di Raffaele Marra come vice capo di gabinetto di Virginia Raggi in Campidoglio. Ma lui si difende: “Mai stato alemanniano, sono un dirigente pubblico, se ritirassero la mia nomina i grillini sarebbero peggio della vecchia politica”. Tensione anche all’interno del M5s.
A cura di Valerio Renzi
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Piazza del Campidoglio, Roma
Piazza del Campidoglio, Roma.

Un passato come ufficiale della Guardia di Finanza. Poi un lungo sodalizio con Alemanno, dal ministero dell'Agricoltura fino in Campidoglio, dove ha avuto una delega per l'emergenza abitativa. Da qui il trasferimento all'Unire (Unione nazionale incremento razze equine), sotto la guida di Franco Panzironi, l'ex dg di Ama dell'epoca Alemanno coinvolto in mafia capitale, e poi ancora alla Regione Lazio con Renata Polverini e via verso la Rai di Masi.

Eccolo qua il curriculum vitae di Raffaele Marra, chiamato al ruolo di vicecapo di gabinetto di Virginia Raggi: visto che Daniele Frongia, consigliere ombra del sindaco, non può firmare gli atti pubblici per la legge Severino, a farlo ci penserà lui. Certo, il suo percorso non parla proprio di un nuovo corso, ma le competenze, si sa, non nascono sotto i funghi. Ma da più parti, anche all'interno del Movimento 5 stelle, si levano le critiche.

Non la manda a dire la parlamentare romana Roberta Lombardi: "Ho letto anche io di questi suoi incarichi precedenti. Ora capiremo se è stata una nomina ponderata, ci sarà un approfondimento. Abbiamo anche l’umiltà di dire che, se facciamo dei piccoli errori, li rimediamo subito". Che tra Raggi e Lombardi non corra buon sangue non è una novità, tanto che gli eletti vicini alla deputata si stanno organizzando in qualcosa di molto simile ad una corrente, capitanata dallo sconfitto alle "comunarie" Marcello De Vito.

Frongia dal canto suo tiene duro e non ci sta a farsi descrivere come un capo di gabinetto "dimezzato". Chi tace – per ora – è la sindaca, ieri impegnata in lunghi giri di consultazione per completare la giunta da presentare ai romani, e davanti alle telecamere della Cnn. Ma qualche dubbio sulla nomina in questione arriva anche dal cuore del M5s, con lo staff che sarebbe pronto a bacchettare per la prima volta la sindaca per "consigliare" la rimozione di Marra.

Il diretto interessato dice la sua dalle colonne de il Messaggero e spiega come in caso di ritiro della sua nomina, già arrivata per delibera, ci rimarrebbe "malioso", perché significherebbe che "i grillini, fanno la stessa politica di chi ho combattuto in questi anni. Sarebbe allucinante". Non ci sta a farsi descrivere come un uomo di Alemanno Marra, che spiega come sia andato via nel 2010 proprio "a seguito di una serie di denunce che presentai".

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