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Quando Marra provava a influenzare i giornali: “Da uomo più potente a ultimo dei c…”

In una telefonata, riportata e trascritta nell’ordinanza di arresto di oggi, Raffaele Marra chiede alla segretaria di Sergio Scarpellini un aiuto dall’imprenditore per frenare la campagna di stampa scatenatasi contro di lui. In sostanza chiede a Scarpellini di perorare la sua causa con un importante editore. “Aiutami, in tre giorni da uomo più importante sono diventato l’ultimo dei co…”.
A cura di Enrico Tata
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"Dall'uomo più potente in tre giorni divento l'ultimo dei co…". Parola di Raffaele Marra. E' il 30 giugno, Virginia Raggi è stata eletta da pochi giorni e nomina un nuovo vice capo di gabinetto: è Raffaele Marra, ex dirigente comunale ai tempi di Alemanno. La sindaca e il vicesindaco, Daniele Frongia, lo conoscono fin dai tempi in cui erano semplici consiglieri sui banchi dell'aula Giulio Cesare. La nomina però diventa subito un caso politico: alcuni dirigenti del Movimento 5 Stelle sbuffano, Roberta Lombardi su tutti, Grillo viene a sapere dei malumori e fa un'indagine interna, i giornali cominciano a tratteggiare Marra come uomo fedelissimo di Alemanno. Una campagna che sembra condurre all'allontanamento del dirigente da ogni incarico comunale. Marra corre ai ripari e chiama un imprenditore amico: è Sergio Scarpellini. In una telefonata, riportata e trascritta nell'ordinanza di arresto di oggi, Marra chiede alla segretaria di Scarpellini un aiuto dall'imprenditore per frenare la campagna di stampa scatenatasi contro di lui. In sostanza chiede a Scarpellini di perorare la sua causa con un importante editore. "Per farmi dare una mano con i giornali", dice. Poi, riporta sempre l'ordinanza, ringrazia dicendo di "essere a disposizione". Parole hanno fatto scattare le indagini sul dirigente comunale e sull'imprenditore e che si sono concluse con l'arresto di oggi. In realtà Sergio Scarpellini non telefonerà mai all'amico editore, perché il destino di Marra, in quei giorni d'estate, sembra ormai segnato. Si inventa una scusa, "tanto se poi domani lo defenestrano… finito".

Marra telefona a Scarpellini: "Aiutami con i giornali"

In realtà la partita di Marra è ancora in corso.  In un'intervista al Messaggero spiega le sue ragioni: “Non sono alemanniano, sono un professionista, un dirigente pubblico. Non sono mai stato coinvolto in alcun procedimento. Ormai sono stato già nominato vicecapo di gabinetto vicario. Certo, il sindaco potrebbe fare un’ordinanza di revoca. In tal caso però ci rimarrei malissimo. Significa che anche loro, i grillini, fanno la stessa politica di chi ho combattuto in questi anni. Sarebbe allucinante“. Grillo e mezzo direttorio chiedono l'allontanamento di Marra, ma Raggi resiste: "O Marra oppure andiamo tutti a casa", dice minacciando le dimissioni. La frase è frutto di una ricostruzione giornalistica apparsa in quei giorni sui quotidiani. Evidentemente le parole della sindaca fanno effetto: Raffaele Marra non è più vice capo di gabinetto, ma non viene allontanato. Diventa capo dipartimento Organizzazione e Risorse Umane del Comune, cioè capo del personale in Campidoglio. Una nuova nomina che, secondo il gip che ha disposto l'arresto di Marra, dimostra il rapporto di "indubbia fiducia" con la sindaca Raggi.

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