Proteste contro i rom a Torre Maura, denunciate 41 persone: tra le accuse l’apologia di fascismo
Sono 41 le persone denunciate dalla Digos di Roma all'autorità giudiziaria per i disordini dello scorso 2 aprile a Torre Maura, alla periferia Est della Capitale. Le proteste di alcuni residenti e di esponenti dell'estrema destra erano scattate per via del trasferimento di alcune famiglie di etnia rom che si trovavano in emergenza abitativa all'interno di una struttura di accoglienza in via Codirossoni. Le proteste erano degenerate in disordini, con cassonetti dati alle fiamme, barricate e anche un'aggressione nei confronti di un addetto che stava portando dei panini per i bambini delle famiglie trasferite.
Tra i reati contestati anche l'apologia di fascismo
Dopo la protesta, alla quale avevano preso parte attivamente anche esponenti di CasaPound non legati al quartiere, la procura di Roma aveva aperto un'inchiesta per danneggiamenti e minacce con l'aggravante dell'odio razziale. I pubblici ministeri erano in attesa di un'informativa della Digos che è stata depositata oggi. Le 41 persone denunciate, tra cui vi sono sia alcuni residenti del quartiere sia esponenti dell'estrema destra, sono accusate a vario titolo di manifestazione non preavvisata, incendio doloso, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e anche istigazione all’odio razziale e apologia del fascismo. Sono stati individuati dalla Digos anche coloro che aggredirono l'addetto che stava consegnando il pane alle famiglie rom: per loro l'accusa è di rapina. Le scene di Torre Maura si sono ripetute pochi giorni fa anche a Casal Bruciato, quartiere della stessa periferia Est di Roma distante appena sette chilometri da Torre Maura. Anche su questi ultimi disordini indaga la Digos: una prima informativa con le prime responsabilità degli autori dei disordini è già stata depositata mentre sono al vaglio delle forze dell'ordine le posizioni di altri manifestanti.