Prorogato affidamento ad Atac fino al 2021. Protestano i Radicali: “Attacco al referendum”
L'amministrazione del Movimento 5 stelle guidata da Virginia Raggi, con una delibera approvata in Giunta Capitolina, ha deciso di prorogare dal 4 dicembre 2019 fino al 3 dicembre 2021 l'affidamento in in house ad Atac del servizio di trasporto pubblico locale, "così come è stata confermata la rete di vendita e commercializzazione dei titoli di viaggio e l’attività di riscossione e controllo dei biglietti". In attesa del pronunciamento dei giudici sul concordato preventivo che dovrebbe evitare il fallimento dell'azienda, gravata da 1 miliardo e 400 milioni di debiti, il Campidoglio ha deciso così la proroga del contratto servizio "oltre l’attuale scadenza e per l’intera durata prevista dal piano di rilancio aziendale”.
Meleo: "Proroga per consentire risanamento Atac"
“La Giunta ha approvato la proroga del contratto di Atac sino al 2021 per consentire all’azienda di attuare il piano di risanamento in un arco temporaneo di quattro anni – ha spiegato l’assessora alla Città in Movimento, Linda Meleo -. Il piano industriale è in fase di stesura e si pone come obiettivo il miglioramento del servizio e il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario dell’Azienda da oggi fino al 2021. In questi quattro anni va avanti il progetto di rinnovamento del parco bus e del servizio. La procedura concordataria ha come fine il risanamento e la conservazione del patrimonio produttivo e s’inserisce perfettamente nella logica del piano di ristrutturazione pensato per l’azienda”.
Radicali: "Fissare subito la data del referendum"
La scelta del Movimento 5 stelle ha mandato su tutte le furie i Radicali che, con la raccolta di 33.000 firme, hanno promosso una referendum sulla liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico della capitale. Consultazione popolare che ancora non è stata convocata e che di fatto rischia di essere fortemente depotenziata dal prolungamento del contratto.
"La proroga del contratto di servizio in house ad Atac fino al 2021 annunciato dall’Assessora Meleo, nel momento in cui la città attende da parte della Sindaca l’indizione del referendum Mobilitiamo Roma per la messa a gara del tpl romano, è una truffa ai cittadini – ha dichiarato il segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi – non solo ai 33mila che hanno firmato la richiesta di referendum, ma a tutti i romani, che hanno il diritto di esprimersi su un quesito già ufficialmente ammesso senza che l’Amministrazione operi in senso contrario a quanto esso richiede".