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Processo Mafia Capitale, Buzzi chiede di nuovo il patteggiamento. La procura dice no

La procura ha nuovamente respinto la richiesta dei legali di Buzzi che avevano chiesto un patteggiamento a 4 anni e 10 giorni per il loro assistito.
A cura di Enrico Tata
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I difensori di Salvatore Buzzi hanno provato nuovamente a chiedere il patteggiamento per il loro assistito, ma ancora una volta i giudici hanno detto no. L'istanza è stata presentata dall'avvocato Piergerardo Santoro che ha chiesto di patteggiare la condanna a 4 anni e 10 giorni (1.200 euro di multa) per Buzzi nel corso della terza udienza del processo a Mafia Capitale, ma la procura ha ribadito il suo parere negativo. "Buzzi non ha fornito collaborazione", ha detto il pm Paolo Ielo per motivare la scelta. "Nel corso degli interrogatori ha salvato suoi amici, ha lanciato strali contro i nemici: si tratta di una condotta che non puo' fare concedere attenuanti. I reati contestati a lui, tra cui l'associazione a delinquere di stampo mafioso sono, in linea teorica, punibili fino ad un massimo di 30 anni", ha detto ancora Ielo. La procura aveva già rifiutato due proposte di patteggiamento dello stesso Buzzi nei mesi scorsi.

L'avvocato Santoro, che difende anche altri imputati, ha chiesto il patteggiamento anche per Alessandra Garrone, cioè la moglie di Salvatore Buzzi, 2 anni e 4 mesi, Paolo Di Ninno, 2 anni e 4 mesi e Emanuela Bugitti, 2 anni, entrambi collaboratori di Buzzi. Sulle varie richieste di patteggiamento il tribunale potrà pronunciarsi al termine del processo.

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