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Processo a Manlio Cerroni, chiesti 87 milioni di risarcimento all’ex patron di Malagrotta

Il Comune di Roma, la Regione Lazio e il ministero dell’Ambiente hanno chiesto 87 milioni di euro a Manlio Cerroni, a processo con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico dei rifiuti. Gli avvocati della parte lesa hanno ricordato in l’enorme danno ambientale’ legato alla gestione dello smaltimento dei rifiuti da parte dell’ex patron di Malagrotta.
A cura di Enrico Tata
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Manlio Cerroni
Manlio Cerroni

Gli avvocati della parte lesa, Ministero dell'Ambiente, comune di Roma e Regione Lazio, hanno ricordato ‘l'enorme danno ambientale' legato alla gestione dello smaltimento dei rifiuti da parte di Manlio Cerroni. E' su questo che si basa l'alta richiesta di risarcimento, 87 milioni di euro, all'ex patron della discarica romana di Malagrotta, accusato con altri di associazione a delinquere finalizzata al traffico dei rifiuti. Il ministero dell'Ambiente ha chiesto 35 euro, la Regione Lazio 30 milioni e il Campidoglio 22 milioni.

Gli avvocati delle tre istituzioni hanno ricordato non solo ‘l'enorme danno ambientale', ma anche ciò che emerge nelle conversazioni telefoniche intercettate di Manlio Cerroni: "il totale asservimento di dipendenti della Regione verso colui che chiamavano ‘il Supremo'". Cioè Cerroni. Nei suoi confronti il pm Alberto Galanti ha chiesto una condanna a sei anni di reclusione. A processo anche l'ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi, socialista, al governo regionale dal 1983 al 1984 e dal 1987 al 1990, e Francesco Rando, braccio destro di Cerroni e amministratore unico dal 2005 al 2012 della Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano Laziale. Per entrambi la procura ha chiesto una condanna a cinque anni di reclusione. Gli inquirenti hanno chiesto quattro anni per Giuseppe Sicignano, già supervisore delle attività operative svolte presso gli impianti di Cecchina e a due anni per Luca Fegatelli, già dirigente dell'area rifiuti della Regione Lazio e per Raniero De Filippis, all'epoca dei fatti responsabile del Dipartimento del territorio della Regione Lazio.

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