Primo maggio, gli auguri di Raggi: “Vicina a chi il lavoro l’ha perso e a chi è sfruttato”
Primo maggio, festa dei lavoratori. Per la prima volta a Roma niente concerto in piazza San Giovanni, nessuna scampagnata, nessuna gita al mare. Tutti chiusi in casa per il lockdown. Da oggi fino a domenica le forze dell'ordine hanno intensificato i controlli per evitare che ci siano fughe verso il mare o verso le seconde case, posti di blocco sono stati istituiti in tutta la città e sulle arterie principali per andare fuori Roma.
Il messaggio della sindaca Raggi
"Oggi è il primo maggio, la Festa dei Lavoratori – il messaggio della sindaca Virginia Raggi – In questo 2020, segnato dall'emergenza coronavirus, è doveroso dedicare questa giornata a tutte le donne e tutti gli uomini che stanno portando avanti il nostro Paese, nonostante la pandemia. Operatori sanitari, medici e infermieri, certo, ma anche farmacisti, dipendenti comunali e delle aziende di pubblici servizi, cassieri e commessi dei supermercati, lavoratori delle fabbriche. Tutti i padri e le madri che si prendono cura dei loro figli e magari lavorano da casa. Ma il primo maggio va dedicato anche a chi il lavoro purtroppo l'ha perso a causa del blocco provocato dal virus, a chi è in cassa integrazione, alle partite iva, ai precari e ai tanti lavoratori in nero che, spesso già sfruttati, non hanno neppure accesso alle tutele degli altri. Questa battaglia è lunga ma noi stiamo combattendo uniti: istituzioni, famiglie, cittadini. Ce la faremo, insieme".
I buoni spesa del Comune non sono ancora arrivati
Quest'anno la festa del primo maggio cade in un periodo in cui molte persone hanno perso il lavoro e si trovano ora in gravi difficoltà economiche. Alcuni sono riusciti ad accedere alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali del Governo, tanti altri non sono rientrati nel decreto. In migliaia stanno ancora aspettando i buoni spesa del comune di Roma, che rischiano seriamente di arrivare a fine emergenza. Se non fosse per le associazioni di volontariato, i comitati e tutti coloro che stanno facendo volontariato in questo periodo, non avrebbero nulla da portare in tavola.