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Primarie Roma 2016, il dibattito in tv tra i 6 candidati non decolla

Ieri nello studio televisivo di Lucia Annunziata il primo confronto tra i candidati alle primarie del centrosinistra. Troppo fair play: lo scontro tra i big del Pd Giachetti e Morassut non si accende. In trasmissione irrompe il tweet della candidata del M5S Virginia Raggi: “La fiera dell’usato #OraToccaANoi”.
A cura di Valerio Renzi
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Continuano a non accendersi le primarie del centrosinistra a Roma, segnate da un fair play anche eccessivo tra i candidati, che sembra nascondere a tratti una mancanza di differenze e di idee forti e in concorrenza tra loro sul futuro della città. Riconferma ne è stato il primo confronto televisivo tra i sei concorrenti alle elezioni primarie, tenutosi ieri sera nello studio della trasmissione televisiva "In 1/2 ora", condotta da Lucia Annunziata su Rai Tre. Attorno al tavolo gli sfidanti che, pacatamente e senza scontri, si sono confrontati. Se i due big dem Giachetti e Morassut non si attaccano, pochi guizzi anche dagli altri candidati, il senatore democratico Stefano Pedica e il candidato ecologista Gianfranco Mascia, che si presenta in studio con il peluche di Orso, diventato la mascotte della sua campagna elettorale. Chiara Ferraro, la giovane autistica candidata per accendere i riflettori sui problemi del welfare e dei servizi sociali.

La fine dell'amministrazione Marino

Affrontato in tanto, e di petto, il grande assente della competizione: l'ex sindaco Ignazio Marino, allontanato dal Campidoglio dal suo stesso partito. Il favorito Roberto Giachetti, amministratore in Campidoglio con Rutelli ora vicepresidente del Senato, non sembra avere dubbi : "E' abbastanza singolare che un sindaco che presenta le dimissioni poi le ritira. Il famoso notaio non è arrivato perché improvvisamente qualche decina di persone sono impazzite – ha proseguito Giachetti – C'era la crisi di un rapporto tra Marino e le forze politiche e, soprattutto tra Marino e la città -Quando si comincia una battaglia elettorale sostenendo che non è politica ma è Roma, espellendo la politica purtroppo può succedere che la conseguenza è che si finisce dal notaio". Toni più sfumati sulla fine di Marino dal principale avversario di Giachetti, Roberto Morassut, ex assessore all'Urbanistica di Walter Veltroni, oggi anche lui parlamentare. "La fine di quell'amministrazione in quel modo ha lasciato una ferita perchè quell'esperienza si doveva secondo me concludere in consiglio comunale".

Giachetti e Morassut: la sfida tra gli amici/nemici

Al centro del confronto tra gli sfidanti anche la macchina amministrativa di Roma Capitale, al centro di più proposte di riforma. "C'è un problema di riorganizzazione della macchina amministrativa del comune di Roma, che è fatta da 25.000 mila persone – spiega Giachetti, che poi spiega il suo disegno di dare maggiori poteri ai municipi  – Io sono per un decentramento reale ed effettivo: fare in modo che i municipi, che ormai sono comuni, abbiano un bilancio del quale rispondano ai cittadini -ha insistito sull'argomento Giachetti- Verona è un comune che ha meno abitanti di quanti ne ha il sesto municipio, quel comune fa un bilancio e risponde ai cittadini perché a Tor Bella Monaca questo non può succedere?". Morassut chiede più  poteri per il primo cittadino: "Chiunque andrà lì e avrà il potere di gestire la città avrà di fronte il problema di avere delle norme anche un po' eccezionali per potere intervenire sulle situazioni di infedeltà. Sono stato ad Ostia nei giorni scorsi…quali sono i poteri disponibili per dire ‘questo dirigente lo rimuovo o lo allontano'. questo è un punto fondamentale e che riguarda anche il tema delle risorse. il sindaco ha tanti poteri, deve avere anche poteri di intervento più forti sulla possibilità di toccare punti difficili che riguardano l'amministrazione".

Se Giachetti poi ci tiene a sottolineare che la sua non è una candidatura per vincere solo le primarie, ma che punta anche a riconquistare il Campidoglio al centrosinistra dopo lo tsunami di mafia capitale e la stagione Marino, Morassut annuncia la presentazione per domani del suo programma elettorale e spiega il senso della sua candidatura: "Ci ho messo un po' a decidere perché mi sono accorto che, pur avendo un rapporto fraterno con Roberto, la sua candidatura aveva lasciato un vuoto, cioè una parte di elettori che sentiva il bisogna di un'altra esperienza".

Virginia Raggi (M5S): "La fiera dell'usato #OraToccaANoi"

Unico momento che ha scaldato un po' l'atmosfera l'irruzione in diretta tv di un tweet di Virginia Raggi: "Da #inmezzora la fiera dell'usato: hanno raso al suolo città ma i romani non dimenticano #OraToccaANoi". Così la candidata scelta dal Movimento 5 Stelle presenta la vera sfida: quella tra il Partito democratico in corsa per recuperare credibilità e consenso, che presenta due amministratori con un origini politiche diverse, ma un curriculum politico simile, e i grillini che si dicono pronti alla prova del governo.

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