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Primarie del centrosinistra in VIII Municipio, Enzo Foschi (Pd): “Uniti contro l’abbandono di Roma”

Enzo Foschi (Pd) è candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra che si terranno il prossimo 28 aprile per scegliere il candidato presidente all’VIII Municipio. “Le primarie sono un’occasione di riscossa contro l’abbandono della città da parte del Movimento 5 stelle. Un’occasione di apertura per il Partito democratico e un nuovo centrosinistra”, spiega a Fanpage.it.
A cura di Valerio Renzi
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Enzo Foschi, vicepresidente del Partito democratico del Lazio, ex consigliere regionale e da sempre esponente della sinistra della Garbatella, il prossimo 28 aprile sfiderà Amedeo Ciaccheri (Sinistra Civica) alle primarie di coalizione del centrosinistra, da cui uscirà il nome del candidato presidente alle elezioni del prossimo 10 giugno, quando i cittadini dell'VIII Municipio saranno chiamati nuovamente alle urne.

"Le primarie nascono da una scelta precisa – spiega Foschi – C'è una grande delusione, una grande sfiducia da parte di tanti cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Ma le primarie non sono improvvisate, sono figlie di un percorso, che da noi nasce dal giorno dopo la sconfitta elettorale del 2016: da subito ci siamo messi a lavorare insieme, partiti di tutto il centrosinistra, forze sociali e associative. Un percorso di opposizione alle scelte del governo di Paolo Pace prima, e del commissariamento guidato da Virginia Raggi dopo".

Dopo la vittoria di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio, anche a Roma si ritorna così al centrosinistra. Le primarie di coalizione si terranno infatti anche in III Municipio, dove Giovanni Caudo (ex assessore della giunta Marino e urbanista) sfiderà la candidata della segreteria romana del Pd, la renziana Paola Ilari. Un'occasione le prossime elezioni municipali, una sorta di verifica di metà mandato per Raggi, che per Foschi possono rappresentare "una vera e propria riscossa contro il degrado in cui versa Roma. Io la città così abbandonata a se stessa non l'ho mai vissuta. Il ritornello che ripete il Movimento 5 stelle per cui la colpa è di quelli che sono venuti prima non funziona più: sono ormai due anni che governano". Ma le primarie possono anche essere "un'occasione di rigenerazione per il centrosinistra e per il Partito democratico. Il momento per ricostruire una connessione con i territori, di aprirsi. Chiamiamo alla partecipazione i cittadini per scegliere i candidati e i programmi, ma dobbiamo farlo anche nel momento di governare nel caso vincessimo." Il centrosinistra può vincere contro la destre e il Movimento 5 stelle, ma ha patto di "avere il coraggio delle proprie idee, di non dividersi e di non rinchiudersi in se stesso".

Le priorità per l'VIII Municipio del candidato del Pd? "Siamo un pezzo importante della città, non un quartiere. – spiega – Viviamo gli stessi problemi che si vivono in tutta Roma: i rifiuti, il decoro, le condizioni delle strade. Sono tutti sintomi dell'azione inesistente dell'amministrazione. Raggi aveva annunciato addirittura un ‘Piano Marshall' per le buche, ora scopriamo che non esisteva nulla di simile: le buche ormai sembrano una caratteristica peculiare romana, in realtà basterebbe fare gli appalti e farli bene".

Foschi se si pensa come minisindaco del territorio dove ha sempre vissuto, non si pensa però come "un burocrate", un "passacarte che si limita ad applicare quello che arriva dal governo centrale della città o a esprimere pareri non vincolanti". Per questo invita a riprendere la discussione su "un decentramento reale verso i municipi, con risorse adeguate e capacità decisionali". Un esempio? "In VIII Municipio ci saranno importanti investimenti, come la riqualificazione dei Mercati Generali: diamo priorità ai cittadini del territorio, stiliamo un patto per il lavoro da proporre alle aziende. Agevoliamo le imprese che si impegnano ad assumere a parità di curricula chi risiede qua".

"Garbatella, Tor Marancia, San Paolo, basta farsi un giro per vedere decine di saracinesche chiuse. – propone ancora Foschi – Locali in molti casi di proprietà pubblica: tiriamole sù, progettiamo una rigenerazione del territorio che agevoli la nascita di nuove imprese, sedi per attività sociali e rispondere ai bisogni dei cittadini. Il patrimonio immobiliare pubblico è di tutti e va sfruttato al meglio per il benessere dei territori. Questo il municipio, anche nell'ambito dei pochi poteri che ha, può farlo: serve però la volontà politica".

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