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Policlinico Gemelli di Roma, arriva il Codice Lilla per chi soffre di disturbi alimentari

Il 15 marzo sarà inaugurato al pronto soccorso del Policlinico Gemelli di Roma il codice lilla, colore riservato a chi soffre di disturbi alimentari come anoressia e bulimia. Troppo spesso queste patologie non sono trattate in modo uniforme sul territorio nazionale e molte volte i familiari non sanno come comportarsi in queste situazioni.
A cura di Natascia Grbic
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È un po' che se ne parlava e adesso sta diventando realtà: il Policlinico Gemelli inaugurerà venerdì 15 marzo il codice lilla dedicato ai pazienti affetti da disturbi alimentari. Oltre ai colori standard che delineano la gravità delle condizioni del paziente (rosso, giallo, verde e bianco), ci sarà anche quello lilla per chi soffre di patologie come anoressia e bulimia. Venerdì 15 marzo, nella hall del Gemelli, ci sarà l'open day dedicato a quest'importante novità. Le persone potranno usufruire di visite dietologiche, valutazioni endocrinologiche, colloqui psicologici e valutazioni psichiatriche gratuitamente e senza prenotazione. Una giornata di sensibilizzazione, che punta a far capire come queste malattie debbano essere prese sul serio e non siano da sottovalutare. Venerdì 15 marzo interverranno a sostegno dell'iniziativa del codice lilla anche numerosi personaggi del mondo dello spettacolo tra cui Giampaolo Morelli, Manuel Paruccini, Savino Zaba, Gloria Bellicchi, Roberto Ciufoli, Amedeo Goria, Elisa Blanchi,Vincenzo Cantatore e Valentina Dallari.

Che cos'è il codice lilla

La decisione del Policlinico Gemelli di inaugurare il Codice Lilla è stata presa dopo le “Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso con un Codice Lilla” e le “Raccomandazioni per i familiari” elaborate dal ministero della Salute. Ad accogliere le persone affette da disturbi alimentari in pronto soccorso ci sarà personale formato per questo tipo di patologie: l'obiettivo è di uniformare le cure e i trattamenti che sono ancora disomogenei a livello nazionale. È stato tenuto conto anche dei familiari delle persone affette da disturbi alimentari: per questo i medici daranno indicazioni su come riconoscere i sintomi e aiutare chi ne soffre.

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