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Il piccolo Gabriel Feroleto soffocato dalla mamma

Piedimonte, la bisnonna di Gabriel: “Donatella non l’ha ucciso, gli voleva bene”

Parla la bisnonna di Gabriel, il bambino di due anni e mezzo che ieri è morto a Piedimonte, Frosinone: “Donatella non diceva niente, non posso dire cosa è successo. Non gli ha fatto niente di male, Donatella non l’ha ucciso, è peccato a dirlo, gli voleva bene al figlio e Gabriele le voleva bene”.
A cura di Enrico Tata
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La bisnonna del piccolo Gabriele, che ieri è morto, a due anni e mezzo, a Piedimonte (Frosinone)
La bisnonna del piccolo Gabriele, che ieri è morto, a due anni e mezzo, a Piedimonte (Frosinone)
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"Aveva un appuntamento con una sua amica, ed è uscita con Gabriel", racconta la nonna di Donatella, che ha assistito in prima persona alla tragedia avvenuta ieri a Piedimonte, vicino Cassino in provincia di Frosinone. "Poi lei è tornata dicendo che il bambino era stato investito (conferma la nonna ai giornalisti ndr.), era morto quando è arrivata l'ambulanza. Donatella non diceva niente, non posso dire cosa è successo. Non gli ha fatto niente di male, Donatella non l'ha ucciso, è peccato a dirlo, gli voleva bene al figlio e Gabriel le voleva bene. Avrebbe fatto tre anni a Natale", è sicura l'anziana signora. "Mia nipote è tornata con lui in braccio, ma era già morto. Poi sono arrivate le ambulanze, i carabinieri e la polizia. Piangeva e basta, non ha detto niente. Donatella è entrata in casa con Gabriel in braccio, piangeva solamente. ‘Non respira', diceva".

La tragedia avvenuta ieri a Piedimonte: morto il piccolo Gabriel

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Gabriel, due anni e mezzo, è morto strangolato dalla madre che non sopportava più il suo pianto. Donatella, 28 anni, avrebbe confessato ed è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario. Inizialmente la donna aveva detto ai soccorritori che il bimbo era stato investito da un'automobile pirata. Un racconto che da subito non ha convinto gli investigatori, insospettiti anche da alcuni graffi che la donna aveva sulle braccia, il probabile segno del disperato tentativo del figlioletto di salvarsi dalla morte. I carabinieri intervenuti sul posto per le indagini hanno eseguito rilievi nella casa Donatella viveva da sola con il figlio e la nonna. Ora si trova nel carcere di Rebibbia in attesa della decisione dei giudici.

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