Piazza Giorgio Almirante a Ladispoli, non si fermano le proteste: comparso nuovo cartello
Aveva destato molte polemiche l'intitolazione, nei giorni scorsi, di una piazza a Ladispoli dedicata a Giorgio Almirante, uno dei personaggi di spicco della Repubblica di Salò. Non aveva fatto discutere solo il fatto che l'amministrazione aveva deciso d'intitolare una piazza a un uomo che era stato uno dei punto di riferimento del governo fascista in Italia. Ma anche che si era scelto di farlo il giorno dell'anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, ossia il 24 marzo. Alla fine si è cambiato data e si è optato per il 16 marzo: e, a pochi giorni dall'affissione del cartello sulla piazza, già sono iniziate le contestazioni. Ieri, infatti, sotto la targa con scritto "Piazza Giorgio Almirante", è comparso un nuovo cartello con la didascalia "Segretario di redazione della rivista “La difesa della Razza". Un cartello che ha tutta l'aria di voler polemizzare con la scelta di dedicare uno spazio pubblico a uno dei personaggi di spicco del regime fascista e della Repubblica di Salò. In occasione dell'inaugurazione, l'Anpi aveva organizzato un presidio per la scelta dell'amministrazione. L'assessora Amelia Mollica Graziano ha detto di voler sporgere denuncia contro chi ha apposto il nuovo cartello. "Tra pochi minuti sarò in caserma per sporgere denuncia, poi sarà rimosso il cartello", ha dichiarato.
Piazza Giorgio Almirante, la dura reazione dell'Anpi
E anche nei giorni precedenti all'inaugurazione di piazza Almirante a Ladispoli c'erano state proteste molto accese, guidate soprattutto dall'Anpi. "Il 24 marzo del '44 i nazisti di Kappler, anche grazie alla fattiva collaborazione di elementi di spicco della repubblica di Salò, trucidarono 335 persone innocenti come criminale rappresaglia al legittimo atto di guerra subito in Via Rasella – ha scritto l'Anpi in un comunicato di denuncia – Giorgio Almirante era personaggio non secondario della repubblica saloina, fascista e razzista mai pentito. Il sindaco di Ladispoli non ha trovato provocazione migliore che intitolare una piazza a tale individuo e, cosa di gravità inaudita, inaugurare la piazza il giorno della ricorrenza dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, come a sottolineare la continuità con tali retaggi e a rivendicare la giustezza di tale atrocità".