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Per Virginia Raggi dopo lo sgombero di via Cardinal Capranica va tutto bene

A un giorno e mezzo dallo sgombero di via Cardinal Capranica, Virginia Raggi ha preso parola su quanto avvenuto ieri mattina a Primavalle. E lo fa salutando l’operazione come un successo, come se sradicare 80 nuclei familiari dal posto dove vivono da vent’anni per metterli in una camerata sia una soluzione dignitosa.
A cura di Natascia Grbic
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Virginia Raggi ha preso parola in merito allo sgombero di via Cardinal Capranica nel quartiere di Primavalle, a Roma. Lo ha fatto con un giorno e mezzo di ritardo rispetto a quanto avvenuto e prospettando delle soluzioni insufficienti per le famiglie che da ieri mattina si trovano senza una casa. Raggi parla di "un percorso personalizzato di inclusione per portarli un giorno all’autonomia. (…) Voglio rassicurare tutte le famiglie: non verrete abbandonate, sarà un percorso di due anni che affronteremo insieme. Ci sono anche altre forme di sostegno disponibili per raggiungere progressivamente l’obiettivo dell’indipendenza: il buono casa, assistenza socio-sanitaria e da quest’anno c’è anche il reddito di cittadinanza". Secondo quanto riportato dal Campidoglio, 145 persone hanno accettato le proposte di accoglienza di Roma Capitale, ma ancora non è chiaro dove siano finite. Le restanti – gli occupanti di via Cardinal Capranica ammontavano circa a 300 – sono state lasciate per strada.

La sindaca parla dello sgombero di via Cardinal Capranica come un buon risultato, ma tralascia diverse cose. Ossia che in realtà il Campidoglio non ha in mano nessuna soluzione dignitosa per chi è stato costretto a lasciare la propria abitazione in fretta e furia, nel giro di mezzora. Più della metà delle persone che abitavano a via Cardinal Capranica – Fanpage.it racconterà le loro storie nei prossimi giorni – hanno scelto di non accettare proposte ritenute umilianti e hanno preferito spostarsi in altre occupazioni. Si tratta di nuclei familiari – la maggior parte dei quali con minori – che abitavano, in alcuni casi, sin dal 2003 nell'ex scuola. I bambini frequentavano gli istituti del quartiere e adesso sono impossibilitati a farlo. Gli adulti lavorano, non hanno bisogno che il Comune di Roma li porti per mano verso un fantomatico ‘processo di autonomia‘, come se andassero medicalizzati. Semplicemente sono cittadini poveri, che spesso vivono in condizioni di estrema precarietà. Si è stravolta e distrutta la vita di centinaia di persone in poco meno di mezzora: fingere che vada tutto bene perché 100 di loro sono ospitate in delle camerate in condizioni di semi indipendenza, non è un risultato positivo.

Quindi se a Roma ci dovessero essere altri sgomberi – e ce ne saranno a sentire il ministro dell'Interno – non sarebbe un problema per la sindaca? Il Comune sa già cosa fare con le migliaia di persone che saranno buttate per strada? Qual è il piano del Campidoglio per risolvere l'emergenza abitativa? Perché la verità è che qui non va tutto bene, e lo sgombero di via Cardinal Capranica non è un successo. Matteo Salvini ha vinto la partita è il Movimento 5 stelle si è arreso?

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