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Per Raggi c’è un’unica soluzione su Roma Metropolitane: la liquidazione. Pd: “A rischio la Metro C”

Nonostante l’apertura della Regione Lazio, che ha suggerito la possibilità di intervenire direttamente nel capitale di Roma Metropolitane, l’assessore Lemmetti ha chiuso ogni spiraglio: “Abbiamo preso la via della liquidazione controllata. Se volete entrare, potete farlo dopo il risanamento”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi e Gianni Lemmetti
Virginia Raggi e Gianni Lemmetti

Per Virginia Raggi, l'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti e il neo assessore ai Trasporti Pietro Calabrese c'è solo una soluzione per la vicenda Roma Metropolitane, la municipalizzata che si occupa di progettare e realizzare le metro della Capitale: la liquidazione. Lo ha confermato oggi Lemmetti anche dopo che la Regione Lazio ha aperto alla possibilità di entrare nel capitale della partecipata per tentare di risanare i conti e ricapitalizzare l'azienda. Ha spiegato l'assessore capitolino al Bilancio nel corso della sua audizione alla commissione Mobilità in Regione Lazio: "Lo strumento è diverso ma la storia si ripete. Come per Atac. Avvieremo una liquidazione volontaria che non durerà moltissimo e i liquidatori li nomineremo noi. Al suo termine Roma Metropolitane tornerà ad essere una società risanata, sempre nel gruppo di Roma Capitale". Nessuna apertura, come detto, a una possibile soluzione alternativa: "Io posso capire le vostre richieste, ormai però la proposta è sul tavolo dell'Assemblea capitolina. Siamo a un punto di non ritorno", ha detto l'assessore Calabrese. E ancora Lemmetti: "Il Campidoglio nel 2016 ha già deciso di non ricapitalizzare l'azienda. Abbiamo preso la via della liquidazione controllata. Volete entrare? A valle del risanamento possiamo fare tutto, ne possiamo parlare, per la Regione le porte sono aperte. Ma la ricapitalizzazione della Regione al posto del risanamento è impossibile, perché si è già deciso di non ricapitalizzare".

Il Pd: "La ministra De Micheli intervenga per commissariare la Metro C"

Sul tavolo c'è anche la questione della Metro C, perché tuttora Roma Metropolitane svolge la funzione di stazione appaltante per il completamento dell'opera. Nei prossimi anni aprirà sicuramente la stazione di Ambaradam e quella dei Fori Imperiali, nodo di scambio con la Metro B. "Facciamogli fare questo a Roma Metropolitane, parlo del solo completamento della linea C come stazione appaltante. Mettiamo a posto l'azienda e togliamogli tutto il resto. Così la possiamo mettere in sicurezza", ha suggerito l'assessore Calabrese. Preoccupati in merito alla continuazione dei cantieri, i consiglieri capitolini del Partito democratico hanno chiesto alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, di commissariare la Metro C:  "Noi chiederemo al ministro di intervenire e, se servisse, non esitare con il commissariamento perché la liquidazione dell'azienda Roma Metropolitane pregiudicherebbe la realizzazione della metropolitana. Ci giunge notizia che oggi in commissione regionale Lemmetti e Calabrese abbiano risposto ‘no, la liquidiamo', alla richiesta di sconvocare il Consiglio comunale di domani per permettere alla Regione di valutare un eventuale ingresso nel capitale sociale. Chiediamo perciò l'intervento del Governo".  Domani è previsto un consiglio comunale sulla questione Roma Metropolitane che potrebbe riservare sorprese, dato che neanche all'interno dei 5 Stelle c'è accordo in merito alla liquidazione.

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