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Pedonalizzazione del Tridente: caos e polemiche

Caos e polemiche per la nuova disciplina del traffico nel Tridente mediceo nella settimana di prova per la “Ztl A1”, ma il Sindaco non ha dubbi che la strada intrapresa sia quella giusta. Da lunedì prossimo i vigili ai nuovi varchi per far rispettare le nuove regole.
A cura di Valerio Renzi
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Ad appena cinque giorni al via libera alla semipedonalizzazione del Tridente, fioccano le polemiche e le proteste contro il provvedimento. Dal prossimo lunedì infatti la municipale sarà chiamata a presidiare gli accessi alla nuova Ztl, in attesa dell'installazione in gennaio delle colonnine.

Da una parte i motociclisti esclusi dalla nuova zona a traffico limitato, denominata “zona A”, che non ci stanno ad accedere alla normale Ztl per poi essere bloccati a qualche centinaia di metri dal posto di lavoro o dalla meta finale. Dall'altra i residenti su tutte le furie per non avere ancora ricevuto i pass per posteggiare nelle zone riservate in via di Ripetta, lungotevere Augusta, viale D'Annunzio, Trinità dei Monti e piazza Augusto Imperatore. Così l'associazione dei residenti mette le mani avanti e distribuisce pass fai da te in attesa dell'arrivo di quelli che dovranno essere forniti dal comune.

Mal di pancia e proteste sì, ma Ignazio Marino non ha nessuna intenzione di tornare indietro, solo qualche giorno fa dopo una passeggiata per via del Babuino aveva annunciato sicuro: “l'85% dei residenti è con me”. Poi era tornato a ribadire come la nuova sistemazione dell'accesso alla viabilità è solo il primo step verso la completa pedonalizzazione del Tridente mediceo. Saranno invece ben 21 le categorie “speciali” che potranno varcare i cinque nuovi varchi Ztl in via di Ripetta, via Capo le Case, via Condotti, via dei Pontifici e alla salita di San Sebastianello.

Dopo la semipedonalizzazione dei Fori Imperiali il nuovo dispositivo è un passo avanti verso uno degli obiettivi dichiarati del mandato di Marino e della sua maggioranza: la valorizzazione del centro storico e delle sue risorse, un museo a cielo aperto libero da ingorghi e smog. Un progetto già tentato in passato, anche se per realizzarlo oltre alla disciplina del traffico sarebbe necessario decentralizzare molte funzioni collocate nel centro della città.

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