PD e M5S contro occupazione Casapound a Ostia: “Azione irresponsabile, strumentalizzano disagio”
Lentamente Casapound sta uscendo allo scoperto, dopo aver tenuto un bassissimo profilo negli scorsi giorni sull'occupazione di Area 121, uno stabile in via delle Baleniere ad Ostia, sul litorale nord. Niente lanci social o comunicati ufficiali del movimento, niente proclami dei dirigenti più in vista. La speranza era quella di far passare quanto più possibile inosservata l'occupazione dell'area di proprietà dell'Areonautica Militare, per consolidare la nuova occupazione avvenuta durante il lockdown, puntando proprio sull'emergenza in corso. Secondo quanto appreso da Fanpage.it l'occupazione da parte di alcune famiglie sarebbe spontaneamente, solo successivamente è intervenuto il movimento di estrema destra costruendo la proposta anche di farne un centro di organizzazione di Casapound. Un'ipotesi questa che vede contrari sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle che questa mattina sono partiti all'attacco.
Paolo Ferrara, consigliere comunale il cui territorio di provenienza è proprio Ostia, ha dichiarato a Fanpage:it: "Casapound razzola predica bene e razzola male. Perché non restituiscono il palazzo che usano a scopo politico, quello con vista sui tetti del centro di Roma dove vedono la cupola della basilica di Santa Maria Maggiore? Parliamo di 58 locali, 3 magazzini, 3 stanze di uso comune e 2 sale conferenze. Mi dicono che ci sia un da pagare l’affitto per 16 anni cin un danno erariale alle casse pubbliche da 4,6 milioni di euro. Di dovrebbero vergognare altro che aiuto ai cittadini". Agnese Catini, presidente della commissione Politiche Sociali del Campidoglio, parla di "atto irresponsabile" e di strumentalizzazione del "disagio sociale", garantendo l'impegno dell'amministrazione nei confronti di chi si trova in una condizione di difficoltà abitativa.
Durissimo il Partito Democratico. "Non permetteremo ai nuovi fascisti di strumentalizzare il disagio per trasformare Via delle Baleniere in una nuova Via Napoleone III", tuona il segretario Andrea Casu. "Ci siamo sempre battuti per la difesa del diritto di tutti, nessuno escluso, alla casa e continueremo a farlo ma non possiamo permettere che bambini e famiglie vengano strumentalizzate per fini politici da organizzazioni che per la nostra Costituzione non dovrebbe nemmeno esistere". Il consigliere comunale dem Giovanni Zannola, anche lui di Ostia, ha presentato un'interrogazione urgente alla sindaca. "Mentre la maggior parte dei cittadini lidensi è confinata nella propria abitazione, noti soggetti appartenenti a Casapound riescano ad occupare senza alcun tipo di controllo uno stabile di proprietà del Ministero della Difesa. Inoltre, scriveremo al Ministro Guerini per liberare lo spazio e restituirlo alla cittadinanza con un progetto collettivo", ha dichiarato Zannola in una nota congiunta con Flavio De Santis (segretario PD X Municipio).
Casapound nel 2016 ha conosciuto un exploit elettorale nel X Municipio, conquistando un consigliere municipale. Una crescita accompagnata da numerose polemiche soprattutto per il rapporto del movimento con esponenti del clan Spada di Nuova Ostia, tra feste di quartiere organizzate insieme ed endorsement elettorali: la testata di Roberto Spada al giornalista di Nemo fu innescata proprio dalle domande di Daniele Piervincenzi sul sostegno elettorale della famiglia al movimento di estrema destra.