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Patente facile per gli stranieri: 3mila euro a persona per superare i test

Quindici persone sono state arrestate dagli agenti della polizia della Squadra Mobile nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Roma. Arrestato anche un dipendente della Motorizzazione Civile di Roma. Stando a quanto ricostruito aiutavano illecitamente gli stranieri a passare i test per la patente dietro pagamento di somme comprese tra i 2mila e i 3mila euro.
A cura di Enrico Tata
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Truffe agli esami per la patente
Truffe agli esami per la patente

Tra i 2.500 e i 3.500 euro. Tanto dovevano pagare per passare l'esame scritto per ottenere la patente di guida. A stento parlavano l'Italiano e quindi, per loro, era essenziale ricevere un aiuto per superare la prova. Anche a costo di pagare migliaia di euro a una banda di truffatori. Una vera e propria associazione a delinquere composta da 22 persone. Quindici sono state arrestate dagli agenti della polizia della Squadra Mobile nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Roma. Arrestato anche un dipendente della Motorizzazione Civile di Roma che gestiva un giro di marche da bollo false, rubate negli archivi della Motorizzazione e rivendute ad alcune autoscuole. Gli arrestati sono tutti romani, tra i 33 e i 72 anni, tranne cinque campani e un calabrese. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione a delinquere, falso ideologico, truffa, riciclaggio.

Così riuscivano a superare l'esame per la patente

La truffa funzionava così: i candidati, assolutamente impreparati, quasi tutti africani o asiatici, riuscivano a passare i test grazie a sofisticate apparecchiature elettroniche che gli venivano fornite dopo il pagamento di migliaia di euro alla banda. Grazie a telefoni cellulari con videocamera e auricolari wireless ricevevano i suggerimenti per rispondere correttamente alla domande di esame. Prima di entrare nelle sale della Motorizzazione Civile per svolgere la prova, venivano avvicinati dai membri della banda che installavano loro un kit di apparecchiature elettroniche nascoste. In questo modo i candidati ricevevano le risposte alle domande del test.  Le indagini sono iniziate nel marzo 2017. Conniventi con l'organizzazione criminale erano almeno sei titolari di altrettante autoscuole della Capitale, sei della provincia di Cosenza e una di Salerno. Anche alcuni candidati sono stati denunciati per truffa, induzione in errore e falsità ideologica in documento informatico, in concorso con gli arrestati.

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