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Parte per il week end con i figli, quando torna i vicini le hanno occupato la casa popolare

La storia di una donna che lo scorso week end è partita con i tre figli che abitano con lei per un week end di svago, e al rientro si è visto l’alloggio popolare di cui è la legittima assegnataria in zona Laurentina, occupato da alcuni familiari di inquilini dello stesso caseggiato. Da lunedì dorme in macchina, le sue cose buttate in mezzo alla strada: “Ho denunciato ma ora ho paura, non possiamo tornare più là”.
A cura di Redazione Roma
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Case popolari alla Laurentina
Case popolari alla Laurentina

Un week end fuori di svago in compagnia dei tre figli, si è trasformato in un incubo per una signora che al suo rientro a casa si è vista la casa popolare occupata da alcuni parenti di inquilini dello stesso caseggiato. È accaduto in via Giuseppe Lipparini, alla Laurentina dove, tornati dalla breve vacanze, la famiglia si è accorta che i loro mobili ed effetti personali erano stati trascinati in strada. Per l'agitazione e lo choc si sente male e viene ricoverata al Sant'Eugenio dopo aver discusso con la famiglia che gli ha occupato l'abitazione. La donna ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione Cecchignola, è a informato dell'accaduto la Polizia Locale, Roma Capitale e i Municipi VIII e IX. Aspettando l'intervento delle istituzioni dorme in macchina, mentre i figli sono andati a dormire da lunedì da amici e parenti.

La donna, legittima assegnataria dell'alloggio, conosce la donna che le ha occupato casa e l'ha denunciata. "Ho visto il fratello uscire dalla cantina insieme a un'altra persona – ha raccontato a la Repubblica – gli ho chiesto cosa stavano facendo e mi ha risposto secco: per caso è tua la cantina? Adesso è di mia sorella ". "Ora viviamo nella paura – prosegue – anche se dovessimo rientrare in casa, temiamo per il futuro. La famiglia di chi ora occupa la casa è composta da persone che abitano nello stesso stabile. Noi abbiamo un contratto regolare con Ater, stipulato sette anni fa però subiamo la prepotenza di chi non ha titolo. Io lì non posso più stare".

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