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Parco del Circeo, vince la protesta i daini non saranno abbattuti: “Evitata strage di animali”

Trovata una casa per i primi 50 daini su 1300 che andranno ricollocati in tre anni, ma l’ente Parco pensa anche a un programma di sterilizzazione degli animali per controllarne la popolazione. Esultano gli animalisti che si sono battuti affinché gli animali non venissero uccisi.
A cura di Redazione Roma
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I daini del Parco Nazionale del Circeo non saranno abbattuti. Esultano gli animalisti che nelle scorse settimane avevano sollevato il caso dell'abbattimento programmato degli animali per conterne la popolazione. A confermarlo al Corriere della Sera è stato il presidente del Parco Antonio Ricciardi: "Abbiamo trovato la strada per la ridistribuzione in altre strutture private come aree protette. Ci sono già pervenute decine di richieste e stiamo valutando la sicurezza per gli animali".

I daini saranno adottati da privati o sterilizzati

Gli animali saranno dunque spostati in altri luoghi idonei alla vita in libertà, o potrebbero venire sterilizzati: "Potremmo fare anche la sperimentazione della sterilizzazione in accordo con Ispra. È un protocollo sicuro, ma non immediato, si può valutare in futuro". Esulta per l'ipotesi della sterilizzazione la LAV(Lega anti vivisezione): "Il Parco del Circeo si appresta quindi a diventare la prima area europea dove sarà verificata l'efficacia del vaccino su una popolazione di daini allo stato libero, dimostrando finalmente che esistono alternative alle uccisioni degli animali. Le proteste che hanno investito il Parco dopo la dichiarazione che quest’anno sarebbero stati uccisi circa 500 daini, sono riuscite a bloccare le catture per avviare una fase di confronto con le associazioni e la prioritaria applicazione di metodi non cruenti e non letali".

Parco del Circeo: 1300 daini da ricollocare in tre anni

Un processo infatti che è solo all'inizio: sono infatti 1300 gli animali che in tre anni andranno ricollocati, e per ora quelli adottati sono solo 50. Ma le istituzioni sono fiduciose di trovare una soluzione che eviti l'abbattimento programmato dei tanti daini che in questi anni si sono riprodotti, dando vita a una colonia la cui dimensione minaccia l'equilibrio tra le specie e mettendone a rischio la stessa tutela.

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