Papà s’impicca dopo le accuse di abusi sulla figlia, la moglie: “Non sappiamo se erano vere”
"Una vicenda triste, con un epilogo ancora più triste". Può essere riassunta con queste parole, dell'avvocato Emanuele Carbone, la vicenda che ha sconvolto una famiglia di Cassino, in provincia di Frosinone. Un padre che, dopo un tema della scolastico della figlia 14enne, si ritrova accusato di abusi sessuali ripetuti sull'adolescente: l'uomo viene allontanato dalla famiglia su decisione del giudice e poi, forse travolto dalla colpa o dalle accuse, decide di suicidarsi, impiccandosi alle grate della chiesa di San Tommaso a Roccasecca, sempre nel Frusinate. Un epilogo che la famiglia dell'uomo, un agente penitenziario di 53 anni, ha saputo dai mezzi di informazione: "La moglie e le cinque figlie sono sotto choc", ha detto all'Ansa Carbone, legale della famiglia: "La notizia del suicidio è un ulteriore trauma per la famiglia che ora prova rabbia e dolore".
La moglie: Non si sa se le accuse erano vere
Una vicenda delicata e ancora tutta da chiarire: per evitare l'identificazione della ragazzina coinvolta e non ledere "la riservatezza e la dignità di tutti i familiari coinvolti nella vicenda" il Garante della privacy ha chiesto in una nota a tutti i mezzi di informazione di "astenersi dal riportare informazioni e dettagli". Ma è stata la moglie dell'uomo e madre della ragazzina, ai microfoni del Gr1, a rilasciare delle dichiarazioni che aumentano lo sconcerto. La donna ha prima attaccato i giornalisti: "Sono state dette tante cose non vere, quello che avete detto ieri e l'altro ieri l'hanno portato a questo". Poi in lacrime ha detto di essere "tanto arrabbiata" e, in merito alle accuse rivolte al marito, ha affermato: "Non si sapeva ancora se era vero".
La confessione della figlia in un tema
Sarebbe stata però proprio la moglie a denunciare il marito, dopo essere stata convocata dalla preside della scuola frequentata dalla figlia. Ad avvertire la dirigente scolastica era stata a sua volta la professoressa di italiano, che aveva letto in un tema la confessione-choc della 14enne, in cui affermava di essere stata stuprata dal padre in più occasioni, la prima un giorno in cui non andò a scuola perché non si sentiva bene. Secondo quanto si legge nell'ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari aveva disposto l'allontanamento dell'uomo, la madre aveva detto alla figlia di non restare da sola con il genitore. Mentre non è chiaro se in passato vi siano stati altri abusi dell'uomo sulle altre figlie: l'avvocato della famiglia lo ha escluso, riferendo però di "un approccio respinto dalla figlia maggiore oltre 20 anni fa".