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Papa Francesco dice addio a Castel Gandolfo: la casa estiva dei pontefici diventa un museo

Da domani tutta la villa di Castel Gandolfo, per lungo tempo dimora estiva dei papi, diventa un museo. Papa Francesco dice addio alla residenza dei Castelli Romani sul lago Albano.
A cura di Valerio Renzi
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Da venerdì 21 ottobre la residenza estiva dei pontefici a Castel Gandolfo diventa un museo. Anche gli appartamenti privati di Papa Francesco e dei suoi predecessori, che per primo ha rinunciato all'utilizzo della villa sul lago di Albano, apriranno al pubblico così come i giardini e il resto del palazzo. L'inaugurazione è prevista per le 10.00 alla presenza del direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e di Osvaldo Gianoli, che cura invece il patrimonio delle Ville Pontificie. A disposizione dei visitatori la camera da letto e la cappella privata, dove i predecessori di Bergoglio hanno pregato e soggiornato, la biblioteca, la sala riunioni e il "Salone degli Svizzeri", dove una volta dimorava la guardia pontificia.

All'inaugurazione anche la sindaca di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, che confessa però al quotidiano la Repubblica, il rammarico per la scelta di Francesco di non utilizzare la villa per le vacanze estive: “L’apertura al pubblico dell’appartamento papale è la conferma della decisione del pontefice di non venire più in vacanza a Castel Gandolfo e questo ci dispiace molto. Non si tratta di un problema economico. Permettendo di visitare la sua residenza il Papa si è dimostrato molto generoso, favorendo l’arrivo di molti turisti". "La vita della nostra comunità è da sempre intrecciata con quella dei papi e del Vaticano, specialmente negli ultimi trenta anni, nel corso dei quali i pontefici hanno soggiornato qui ogni estate", ha aggiunto Monachesi

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