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Grillo chiama Raggi: “Movimento resta unito”. Fonti M5s: a ore esclusione Marra

Il Messaggero ha pubblicato una mail inviata da Paola Taverna, membro del minidirettorio romano del Movimento 5 Stelle, proprio al vicepresidente della Camera.
A cura di Enrico Tata
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Per affrontare la crisi romana si sono incontrati oggi Beppe Grillo e il direttorio del Movimento 5 stelle. Il vertice in un luogo segreto lontano dai palazzi del potere, ma soprattutto da telecamere e giornalisti. Un confronto serrato arrivato dopo l'aut aut di ieri sera inviato alla sindaca Virginia Raggi. Poi la notizia: Beppe Grillo e il direttorio tutti insieme sul palco di Nettuno dove Alessandro di Battista è atteso alle 19.00 per concludere il suo tour "Costituzione coast-to-coast". Ad annunciarlo Carlo Sibilia su Twitter.

Poco dopo un nuovo segnale di distensione. È lo stesso Grillo che chiama Virginia Raggi per dare un messaggio chiaro: "Il Movimento 5 stelle deve restare unito". La crisi sembra tutt'altro che risolta, ma ora la palla sta alla sindaca che ancora non ha replicato alle richieste arrivate dai vertici. E un primo passaggio decisivo potrebbe essere l'esclusione di Raffaele Marra dal gabinetto del sindaco. Marra, ex collaboratore di Alemanno e Polverini, è stato indicato da più parti come il responsabile delle dimissioni di Raineri ed elemento di continuità con il passato.

Muraro indagata: Di Maio sapeva, inchiodato da una mail

Una prova che non ammette repliche. Luigi Di Maio sapeva che Paola Muraro era indagata. O almeno ne era stato informato. Il Messaggero ha pubblicato una mail inviata da Paola Taverna, membro del minidirettorio romano del Movimento 5 Stelle, proprio al vicepresidente della Camera. Nella lettera Taverna avvisa Di Maio dell'indagine in corso su Muraro e gli chiede di diffondere la notizia agli altri componenti del direttorio nazionale. Muraro che la prossima settimana sarà ascoltata dai pm come richiesto dai suoi legali.

Carla Ruocco e Carlo Sibilia in questi giorni hanno sempre dichiarato di essere all'oscuro del fascicolo aperto sull'assessora capitolina all'Ambiente. Nel corso dell'audizione fiume in commissione Ecomafie alla Camera dei Deputati, Raggi aveva ammesso di aver informato della vicenda proprio Paola Taverna e il suo compagno Stefano Vignaroli, anche lui membro del minidirettorio romano. Evidentemente Taverna aveva il compito di informare i vertici nazionali. Questo il testo dell'email scritta dalla senatrice del Movimento 5 Stelle:

"Caro Luigi a scopo informativo ti scrivo questa mail a nome e per conto di tutto lo staff romano, certa che tu riferirai opportunamente agli altri colleghi del direttorio nazionale. Si parla di una imminente notifica di un avviso di garanzia all'assessore per un'ipotesi di reato consistente in violazioni procedurali di verifica e controllo prescritte dal Testo unico dell'ambiente. L'assessore in ogni caso è già indagata secondo quanto risulta dalla visura ex articolo 335. Allo stato attuale non possiamo escludere ulteriori evoluzioni dell'indagine che portano a contestazioni di maggiore gravità".

Di Maio: "La verità e l'umiltà ci renderanno più forti di prima"

Luigi Di Maio affida una prima risposta a un post pubblicato su Facebook:

"Io voglio dire alcune cose. Non ai media, ma ai cittadini, alla comunità del Movimento 5 Stelle, a tutti coloro che credono in questo Paese. Ci sono tante persone che, in questa accozzaglia di inciuci, gossip e scorrettezze non ci stanno capendo più nulla e vogliono risposte. Il sistema dei partiti e dell'informazione legata ad essi ha montato un caso incredibile che tocca a noi smontare in un minuto. E oggi lo sta montando anche su di me", scrive Di Maio, che poi aggiunge: "La verità e l'umiltà ci renderà più forti di prima. Il dialogo con le persone oneste porta avanti questo progetto. Non ci fermano".

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