Rintracciato l’uomo che ha scatenato il panico a Termini: “Non mi ero accorto di nulla”
Adesso ha un nome l'uomo che, portando in spalla un fucile giocattolo, ha fatto scattare l'allerta terrorismo ieri alla Stazione Termini, ha materializzato al centro della città l'incubo del lupo solitario. L'uomo, 44 anni di professione pizzaiolo è stato rintracciato questa mattina dai carabinieri. Ai militari ha mostrato il fucile catturato che ha fatto scattare la psicosi: una riproduzione con tanto di tappino rosso, che portava in dono per carnevale al figlio minorenne che vive con i nonni. L'uomo ha spiegato agli agenti di aver aspettato mezz'ora a Termini il treno e di essere partito alla volta di Anagni, senza rendersi conto del caos che si lasciava alle spalle, rendendosi conto solo questa mattina di quanto fosse accaduto. A suo carico nessuna denuncia, non essendo ravvisabile nel suo comportamento nessun reato ed essendo la riproduzione del mitra evidentemente un giocattolo.
Ora a finire sotto accusa è il sistema di sicurezza. In molti si chiedono se la reazione messa in campo alla segnalazione fosse proporzionata al supposto pericolo e, soprattutto, come sia stato possibile che l'uomo non sia stato identificato solo stamattina.
Il 43enne ha viaggiato sulla metro B1 dal capolinea di Jonio arrivando fino ad Anagni. Il primo allarme l'ha dato una donna poco prima delle otto. La telefonata alle forze dell'ordine parla di uomo armato in metropolitana e arriva dalla fermata. Subito scattano le contromisure. A Termini arrivano prima una selva di volanti, gli agenti, in alcuni casi armi in pugno, corrono chiedendo ai passeggeri sui treni di non scendere, poi evacuano la stazione generando momenti di vera psicosi.