Folla ai funerali di Mattia, ucciso a 14 anni. La mamma: “Penserò sempre a come saresti diventato”
Folla di persone ai funerali di Mattia Roperto, il ragazzino di 14 anni investito e ucciso la sera dell'8 giugno da un giovane di 22 anni alla guida della sua auto. Le esequie sono cominciate alle 10 nella chiesa di San Corbiniano in via Wolf Ferrari all'Infernetto, poco distante dal luogo in cui l'adolescente ha perso tragicamente la vita. Per consentire a tutti i parenti e gli amici di Mattia di partecipare, il parroco ha allestito la cerimonia nel guardino della parrocchia: il feretro con il corpo del 15enne è arrivato alle 10, intorno a lui centinaia di palloncini bianchi. La campana più piccola della chiesa da oggi si chiamerà Mattia: durante i funerali ha suonato 15 volte, tante quanti gli anni che avrebbe compito a breve.
La lettera della mamma di Mattia
"Vorrei solo ricordare l'8 giugno come il giorno più brutto della mia vita". Così inizia la lettera della mamma di Mattia, Antonella, letta durante il funerale. "Nel lungo viale della vita avresti affrontato tante tappe, lo immagino, e fatto tante esperienze, portando con te la mamma, il papà e il tuo fratellino e, sicuramente, ne sono certa, i tuoi amici di sempre. In ogni secondo che mi resterà di vivere qui mi chiederò cosa avresti fatto tu, che scelte avresti fatto, che percorsi intrapreso, l'uomo che saresti diventato. Mi immaginerò i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci e i tuoi mille volti. Ma oggi, mentre ti salutiamo per l'ultima volta qui tutto insieme, Matti, voglio immaginare di
festeggiare quelli che sarebbero stati i tuoi momenti più belli perché dopo non avrò più alcuna occasione per festeggiarli e non vorrò festeggiarli. Eccoti, ti vedo qui, con tutti noi. Bello come il sole per i tuoi 18 anni, per la tua maturità. Maestoso e fiero per la tua
laurea. Elegante e con il cuore colmo d'amore per una donna, magari l'amore di una vita. Oggi, seppur piangiamo di tristezza, piangiamo
anche di commozione nel festeggiare la tua vita con la responsabilità più che mai oggi di viverla tutti anche un po' per te, se non è possibile viverla con te".
Il 22enne che ha investito Mattia ai domiciliari
Il ragazzo che ha investito Federico si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. "Forse correvo troppo, non li ho visti, ho cercato di evitarli ma non ci sono riuscito". Ha però negato di fare uso di droga: il 22enne è risultato positivo al test tossicologico, ma ha dichiarato di non sapere come sia possibile. "Forse qualche amico mi ha passato delle sigarette modificate", ha spiegato al giudice. Il 22enne ha dichiarato di essere andato a cena dai genitori quella sera, e di non aver bevuto alcolici. "Non ho visto quel gruppo di ragazzini e me li sono trovati davanti all'ultimo momento". Al momento sono in corso analisi sul cellulare del 22enne per verificare se al momento dell'incidente stesse usando il telefono.
L'incidente avvenuto la sera dell'8 giugno
Mattia Roperto è morto la sera dell'8 giugno. Era uscito con gli amici di sempre per festeggiare la fine della scuola: una serata che doveva essere come tante, e invece ha posto fine alla sua breve vita. Mattia stava attraversando sulle strisce pedonali con gli amici quando è stato preso in piedi dall'auto guidata dal 22enne. Per lui non c'è stato nulla da fare, il suo corpo è stato sbalzato a venti metri di distanza. Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia Locale di Roma Capitale: hanno dovuto portare via il 22enne prima che venisse linciato dalla folla.