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Palazzo crollato a Ponte Milvio, Raggi: “Chiederemo e useremo i fondi per il terremoto”

Dopo quasi due mesi dal crollo la sindaca ha proposto di far rientrare il crollo del palazzo di Ponte Milvio nel capitolo ‘terremoto’ dei fondi concessi dallo Stato.
A cura di Enrico Tata
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Nulla è stato fatto, le famiglie sono ancora sfollate e l'area è ancora transennata. Dopo quasi due mesi, le macerie sono ancora lì a ricordare il crollo parziale della palazzina in via della Farnesina. Gli aiuti statali non ci sono perché mancano le condizioni per accedere ai finanziamenti, ha spiegato Virginia Raggi in consiglio comunale. Per questo la sindaca ha proposto di far rientrare il crollo del palazzo di Ponte Milvio nel capitolo ‘terremoto' dei fondi concessi dallo Stato. Secondo la prima cittadina c'è la "necessità di trovare un intervento normativo che potrebbe collocarsi nella conversione dei decreti legge relativi ai recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia, Lazio, Marche e Abruzzo". In altre parole la speranza della giunta è che il territorio di Roma venga incluso nell'elenco dei comuni in cui si sono determinati danni diffusi a causa del sisma. Se Roma farà parte di questa lista, redatta dal commissario straordinario per l'emergenza terremoto, il Campidoglio potrebbe disporre in tempi brevi di fondi da destinare anche ai lavori di restauro della palazzina crollata in via della Farnesina.

Raggi: "Presto assistenza solo ai più bisognosi"

Per ora il comune di Roma assiste 32 persone che abitavano nella palazzina, ma presto si farà carico solo delle famiglie più bisognose. Infatti al termine dell'ultima proroga, spiega la sindaca, "chi non vedrà riconosciuto lo status di fragilità sociale, perderà l'assistenza pubblica a causa dell'assenza di strumenti normativi per procedere al prolungamento dell'assistenza".  "Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Questa vicenda ha messo in luce il fatto che l’amministrazione in questi anni non ha attivato strumenti di tutela che nei casi di emergenze improvvise possano essere attivati immediatamente", accusa Raggi. "Si sta quindi procedendo come segue: nel brevissimo periodo e in via strutturale si prevede l'ausilio da parte delle mense delle case di riposo di Roma per l'erogazione dei pasti alle persone, è stata realizzata la mappatura del sistema di accoglienza di Roma Capitale e sono in corso tuttora  sopralluoghi degli immobili che l'Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia ha già da anni messo a disposizione di Roma Capitale a fini sociali e che non sono mai stati utilizzati e noi stiamo completando la mappatura".

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