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Pacchi bomba a Roma, recapitata una quarta busta esplosiva: “Stesso mittente”

Il plico è stato recapitato ieri mattina in un’abitazione privata in via Cardinale Felice, alla periferia Nord di Roma. Sequestrato dai carabinieri e dagli artificieri, sarà analizzato nelle prossime ore per stabilire se contenesse un ordigno analogo a quelli esplosi lo scorso lunedì ferendo tre donne.
A cura di Redazione Roma
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Immagine di repertorio
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Dopo l'esplosione di tre pacchi bomba a basso potenziale a Roma, un nuovo plico sospetto è stato intercettato nella capitale. Si tratta di una busta intercettata nella mattinata di ieri dai carabinieri in via Cardinal Sanfelice tra via Baldo degli Ubaldi e Boccea, zona nord di Roma. L'allarme è stato dato da una famiglia che ricevuto il plico, si è insospettita decidendo di chiamare il 112. Sono stati attivati gli artificieri del Comando Provinciale e i militari della settima sezione del Nucleo Investigativo. Si tratta di una quarta busta esplosiva e, si apprende dalle prime verifiche dei carabinieri, ha le stesse caratteristiche delle altre tre buste esplosive recapitate a Roma negli ultimi giorni. Il destinatario di questo quarto pacco è un uomo, un libero professionista, che è già stato interrogato dai pm.

Tre donne ferite dai pacchi bomba a Roma

Gli ordigni esplosi nella giornata di lunedì erano indirizzate a tre donne, una dipendente Inail, una ex dirigente amministrativa dell'Università di Tor Vergata e una dipendente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Due di queste sono rimaste ferite nell'apertura del pacco, mentre il terzo è esploso in mano a un'impiegata del centro di smistamento di Fiumicino.

Pacchi bomba a Roma: le indagini

Le indagini sull'invio dei pacchi bomba procede in diverse direzioni. Pur non essendo escluso il movente politico di matrice anarchico, si punta sulla vendetta privata. Per questo gli investigatori stanno tentando di trovare un collegamento tra le tre donne a cui le buste erano indirizzate. Quel che è certo è che è la stessa la mano che ha confezionato gli ordigni artigianali, in grado di provocare lesioni ed escoriazioni ma non ferite mortali, e che sulle buste compariva come mittente quello di persone conosciuti alle vittime.

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