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Ostia, sigilli allo stabilimento le “Dune” del presidente di Federbalneari Papagni

Gli agenti del X gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale, hanno messo questa mattina i sigilli ad alcuni fabbricati dello stabilimento balneare “Le Dune” di Ostia, di proprietà del numero uno di Federbalneari Renato Papagni. Pd attacca il M5S: “Definirono Papagni un imprenditore onesto”
A cura di Valerio Renzi
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Gli agenti del X gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale, hanno messo questa mattina i sigilli ad alcuni fabbricati dello stabilimento balneare "Le Dune" di Ostia, di proprietà del numero uno di Federbalneari Renato Papagni. In particolare ad essere messo sotto sequestro il ristorante dello stabilimento.

Il permesso rilasciato negli anni '90 a Papagni parlava di un locale di 69 metri quadri, che nel tempo sono arrivati invece a ben 400. Un abuso per cui il proprietario dello stabilimento è stato condannato senza però mai abbatterlo. Il prefetto Vulpiani ha spiegato che i controlli riguarderanno tutti e 71 gli stabilimenti balneari.

Ieri invece i sigilli sono stati apposti a "La Spiaggia di Bettina" di proprietà di un'altra potente famiglia di Ostia i Balini. Lo stabilimento è di proprietà di Carlo Balini, denunciato per aver pestato un suo dipendente lo scorso agosto e cugino di Mauro Balini, finito nei guai per presunte gravi irregolarità nei lavori e negli appalti per l'allargamento del porto di Ostia.

Pd attacca il M5S: "Definirono Papagni un imprenditore onesto"

I sigilli a "Le Dune" rinfocolano la polemica politica, in particolare accendendo lo scontro tra Pd e Movimento 5 Stelle. Il senatore Stefano Esposito, commissario del Partito democratico ad Ostia, ha dichiarato di non avere "stupore" per il fatto che chi "rappresenta sindacalmente i balneari di Ostia è il primo ad aver commesso abusi", sottolineando come a suo avviso "il Pd non è mai sceso a patti con Papagni a differenza del 5 stelle che dopo aver incontrato il presidente della Federbalneari lo ha definito ‘imprenditore onesto'". "Se questi sono i parametri di onestà dei grillini alzo le mani", ha poi chiosato Esposito.

A rincarare la dose con un cinguettio il commissario dem di Roma Matteo Orfini: "Sequestrato a Ostia stabilimento del capo dei balneari. Uno di quegli "imprenditori coraggiosi" che i grillini incontravano a porte chiuse".

A Orfini risponde la parlamentare romana 5 Stelle Roberta Lombardi, con un altro cinguettio: "Orfini vale poco pure come calunniatore. Lo preferiamo quando scodinzola. A Roma e Ostia gli anticorpi li porta il #M5S".

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