Ostia, sequestrati beni per 450 milioni a Mauro Balini il re del porto di Ostia
Maxi blitz dell guardia di Finanza questa mattina a Ostia. Messi sotto sequestro preventivo beni per 450 milioni di euro, riconducibili all'imprenditore Mauro Balini, con fortissimi interessi nella costruzione e nell'allargamento del porto nuovo di Ostia e nella gestione di diversi stabilimenti balneari. L'operazione di oggi è in continuità con "Ultima Spiaggia", l'inchiesta che lo scorso anno portò in carcere lo stesso Balini.
In tutto sono stati messi sotto sequestro "patrimonio aziendale e le quote societarie di 19 società, di cui 2 di diritto inglese, legate alla gestione del porto turistico di Roma e di alcuni lidi di Ostia", oltre "531 unità immobiliari, disponibilità finanziarie e altri beni mobili". Balini è stato accusato in passato di "associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false e riciclaggio, che è risultato contiguo ad ambienti malavitosi operanti sul litorale di Ostia e in costante collegamento con personaggi di notevole spessore criminale". In particolare Balini avrebbe intrattenuto rapporti con il clan mafioso dei Fasciani ed esponenti del clan di camorra dei Senese.
Nell'operazione del luglio 2015 furono contestati a Balini tra gli altri i reati"di trasferimento fraudolento di valori, per aver intestato a società apparentemente terze, il prestigioso attico sul litorale ostiense in cui vive, anch'esso sottratto fraudolentemente alla A.T.I., e un lussuoso catamarano, nella sua esclusiva disponibilità, acquistato, in larga parte, con risorse sottratte alla fallita mediante il descritto sistema di frode". Beni questi ultimi a cui oggi sono stati messi i sigilli.