Ostia, nuovi accessi al lungo mare: cade il muro della lobby dell’ombrellone
Le spiagge sono di proprietà demaniale, per questo l'accesso al bagno asciuga deve essere garantito a tutti i cittadini, anche nel caso tratti di spiaggia siano stati affidati a privati per farne spazi attrezzati e stabilimenti balneari. Così, dopo anni di battaglie di cittadini e ambientalisti, sta per cadere il ‘lungomuro' di Ostia che limita l'accesso alla spiaggia del litorale romano e capitola la lobby dell'ombrellone che da 50 anni di fatto gestisce l'accesso al mare. La delibera, che porterà all'apertura di almeno 15 nuovi varchi è in fase di studio negli uffici tecnici dell'assessorato all'Urbanistica del Comune di Roma, e riguarderà anche i criteri di occupazione della costa e un piano di riqualificazione urbanae ambientale del litorale. Ma non solo dovranno essere previsti servizi per i disabili, i percorsi sulla spiaggia illuminati e custoditi.
Secondo quanto è trapelato "viene lasciata ai concessionari la possibilità di individuare una diversa collocazione dei varchi" ma, nel caso non venisse raggiunto il numero di accesso minimo alla spiaggia, "l'amministrazione si riserva il diritto di procedere d'ufficio". I varchi dovranno avere una larghezza tra i 15 e i 20 metri e dovranno portare al bagno asciuga tramite percorsi fatti di passerelle di legno, almeno ogni 200 metri di lungomare. Ma non solo: dovranno essere previsti servizi per i disabili, i percorsi sulla spiaggia illuminati e custoditi.
"Dopo mezzo secolo – ha dichiarato il consigliere del Pd Athos De Luca – i cittadini romani potranno accedere liberamente alla spiaggia di Ostia, per godere di un bene ambientale come previsto dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato. Un diritto che fino ad oggi non è stato rispettato per la resistenza dei titolari degli stabilimenti in concessione e la debolezza delle istituzioni. Il Comune che non fa rispettare le leggi può essere responsabile di omissione di atti dovuti e a favore di interessi particolari e ai danni della collettività. La delibera prevede che di fronte ad eventuali opposizioni degli stabilimenti il Comune intervenga direttamente revocando la concessione e realizzando i varchi con specifiche ordinanze".