Ostia, Di Pillo (M5s) su Spada: “Aggressione squadrista, l’importante è non rimanere in silenzio”
Dopo l’aggressione da parte di Roberto Spada ai danni di una troupe giornalistica della Rai, da tutte le parti politiche sono arrivate condanne e prese di posizione. Condanne ribadite anche dalla candidata alla presidenza del decimo municipio del M5s Giuliana Di Pillo – dovrà vedersela al ballottaggio con Monica Picca, candidata del centrodestra a guida FdI – che intervistata da Fanpage.it ha espresso “piena solidarietà alla troupe aggredita” e ha condannato chi finora non ha preso le distanze dall’appoggio dichiarato proprio dagli Spada al movimento di estrema destra CasaPound. Di Pillo, in vista del ballottaggio in cui i voti dell’estrema destra – parliamo del 9% al primo turno – avranno un peso importante, sostiene che gli unici voti che cerca il M5s sono quelli degli “elettori onesti” e non quelli che vengono da CasaPound.
“Sono gesti di violenza terribili che non devono assolutamente succedere – spiega la Di Pillo riferendosi all’aggressione ai danni di Daniele Piervincenzi ed Edoardo Anselmi – Esprimo piena solidarietà alla troupe e al giornalista che sono stati vittime di una persona squadrista del clan Spada”. E proprio sulla famiglia Spada si sofferma la candidata al Municipio X di Roma: ”Hanno dato appoggio nel quasi totale silenzio degli altri partiti all’estrema destra di CasaPound verso la quale anche oggi Meloni e Picca non fanno capire che si dissociano apertamente. Noi abbiamo condannato da subito, non vogliamo avere nulla a che fare con queste zone grigie, abbiamo sempre condannato il comportamento violento che nulla a che vedere con la convivenza civile e la democrazia”.
Di Pillo: "Troppo tardi per dissociarsi, CasaPound doveva farlo prima"
Giuliana Di Pillo torna sulla questione dell’appoggio a Casapound per il primo turno del voto: Spada “aveva fatto un endorsement pubblico e noi abbiamo condannato il silenzio di Marsella, Picca e Meloni. L’episodio di oggi ci fa comprendere bene quanto sono pericolosi e come è quindi necessario prendere le distanze. L’importante è non rimanere in silenzio: dissociarsi per mandare un messaggio ai cittadini, altrimenti si rischia di non essere un esempio per la cittadinanza”.
Secondo la Di Pillo ora è troppo tardi per CasaPound per dissociarsi: “Bisognava farlo subito, bisogna farlo prima. Non so perché” l’abbiano fatto solo ora, afferma. In vista del ballottaggio c’è la questione riguardante i voti di CasaPound. Dove finiranno i consensi raccolti dal candidato Luca Marsella? “Io guardo in casa nostra, noi guardiamo in casa nostra, i nostri alleati sono i cittadini onesti che insieme a noi hanno scritto il programma e ci sosterranno. Abbiamo anche lanciato la campagna adotta un astenuto” per convincere i molti non votanti del primo turno ad andare alle urne al ballottaggio.
“Voglio i voti di CasaPound? Io voglio i voti dei cittadini onesti”, risponde infine Giuliana Di Pillo lasciando intuire che il M5s non cercherà e non chiederà i voti di coloro che al primo turno hanno votato CasaPound, sostenuta anche dalla famiglia Spada.