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Ostia, bomba sul balcone della pentita che fece arrestare gli Spada

Una bomba costruita artigianalmente è stata lanciata sul balcone di casa dei genitori della pentita in via delle Azzorre a Ostia. La donna con le sue dichiarazioni ha contribuito all’arresto di 32 componenti del clan Spada. I membri del Clan Spada sono stati fermati dalle forze dell’ordine durante un maxi blitz. Sono 16 le conferme di arresto con l’accusa di mafia.
A cura di Alessia Rabbai
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Una bomba costruita artigianalmente è stata lanciata sul balcone di casa dei genitori di Tamara Ianni, la pentita che con le sue dichiarazioni ha contribuito all'arresto di 32 componenti del clan Spada di Ostia. A riportare la notizia Repubblica.it. È successo intorno alle 2 della notte, i residenti di via delle Azzorre sono stati svegliati di soprassalto da un boato improvviso. Paura tra i cittadini che, spaventati, inizialmente non avevano idea di cosa fosse accaduto, data l'ora. L'esplosione, provocata dall'ordigno, ha danneggiato parte del balcone. Sul posto sono intervenuti Polizia e carabinieri che hanno svolto i rilievi del caso per fare chiarezza sulle dinamiche dell'accaduto e per tentare di risalire agli autori del gesto. Sul fatto si è espressa la sindaca Raggi: "#NonAbbassiamoLoSguardo: le istituzioni sono al fianco di Tamara. Roma non si lascia intimorire dalle minacce della mafia". A commentare l'accaduto Massimiliano Vender, presidente dell’associazione antimafia ‘Noi': "Si reagisce alla paura con il coraggio, rialzando la testa. Il tempo del silenzio è terminato. Ostia è una comunità sana che vuole allontanare il male. Collaborare per la giustizia è un atto di coraggio, un respiro di libertà donato al futuro di tutti. Saremo scudo di Tamara Ianni e di tutte le persone che non vogliono più vivere nella paura”.

Mafia, clan Spada: confermati 16 arresti

Confermato il carcere per 16 membri appartenenti al clan degli Spada. La Cassazione ha ribadito gli arresti passando al vaglio una prima parte delle 32 ordinanze di custodia cautelare per i membri della famiglia di Ostia sull'inchiesta "Eclisse"del 25 gennaio scorso. È la prima volta che la famiglia Spada finisce in carcere, da subito, con l'accusa di mafia, respinti i ricorsi presentati. Respinto anche il ricorso di Roberto Spada che aveva colpito con una testata il giornalista della troupe televisiva di ‘Nemo' e aggredito l'operatore. Restano in carcere: Ottavio, Roberto, Vittorio e Carmine Spada, Francesco, Nando e Armando De Silvio. La Cassazione, inoltre, ha confermato il carcere per Roberto Pergola, Roberto Sassi, Mauro Carfagna, Ramy e Samy Serour, Saber Maglioli, Stefano De Dominicis e Fabrizio Rutilio.

Blitz al clan Spada

I membri del Clan Spada sono stati fermati dalle forze dell'ordine durante un maxi blitz all'alba sul litorale romano. Tra le accuse, quelle di "aver costituito, promosso e fatto parte di un’associazione a delinquere di tipo mafioso sul territorio laziale e segnatamente a Ostia". La famiglia aveva preso il posto dei Fasciani e dominava la zona con traffico di droga, violenze e attività legate alla malavita. A febbraio, il tribunale del Riesame aveva convalidato le misure detentive e adesso anche i supremi giudici hanno dato il loro via libera sia al carcere, sia all'accusa di associazione mafiosa.

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