Ospedale San Pietro: dopo l’incendio tagli allo stipendio per non licenziare nessuno
Turni da 24 ore settimanale nel mese di dicembre con una leggera decurtazione del proprio stipendio, per permettere a tutti di lavorare senza ricorrere ancora ai giorni (rimasti ormai pochi) di ferie. Dopo quasi un mese dall'incendio che ha investito l'ospedale Villa San Pietro, le sigle sindacali Cgil Cisl e Uil hanno trovato una quadra con la dirigenza del nosocomio per affrontare lo stato di emergenza straordinaria. Sono circa 490 i dipendenti tra infermieri dottori e ausiliari che potranno accedere al Fondo di Integrazione Salariale (FIS). Attraverso questo strumento nel mese di dicembre i lavoratori faranno turni da 24 ore settimanali, 12 in meno dalle 36 settimanali previste, per le quali l'Inps erogherà l'80% dello stipendio. Per il mese di gennaio e febbraio le ore settimanali saliranno a 30, con perciò 6 ore a settimana pagate all'80%.
La proposta di ricorrere al FIS è stata fatta dall’azienda ospedaliera il 22 novembre, ma è stata ratificata solo ieri da un’assemblea dei lavoratori, durante la quale i rappresentanti sindacali hanno spiegato le ragioni dell'accordo: ai lavoratori viene chiesto un sacrificio tutto sommato contenuto per evitare licenziamenti o contraccolpi più gravi per i precari. Durante l'incontro, che si è svolta nella sede della scuola infermieri del San Pietro, non è mancato qualche piccolo battibecco dovuto ai tanti timori sul proprio futuro lavorativo. Parallelamente all'accordo, la Regione Lazio si è presa carico di circa 90 lavoratori specializzati che verranno distribuiti presso l'Asl Roma 1 (San Filippo Neri, Sant'Andrea, San Camillo-Forlanini), che continueranno a lavorare a salario e orario intero. I sindacati stanno chiedendo alla Regione Lazio di allargare il "trasferimento" a tutte le professionalità anche generiche "per permettere a tutti i colleghi a rotazione di usufruire di questa offerta". La dirigenza ha inoltre annunciato che le opere di bonifica stanno per giungere al termine e qualche giorno prima di Natale dovrebbero riaprire altre aree del nosocomio, tornando così piano piano alla normalità.