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Covid 19

Ordini online e nessun limite orario ai locali: come sarà regolato il cibo da asporto nella Fase 2

Ordini online, obbligo di guanti e mascherine all’interno dei locali e nessun limite orario per le consegne. La Regione Lazio ha varato un vademecum per la vendita di cibo e bevande da asporto che sarà permessa da lunedì 4 maggio, con l’inizio della Fase 2. Si tratta di otto regole da rispettare per evitare la diffusione del contagio.
A cura di Natascia Grbic
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Il 4 maggio bar, pub, ristoranti, gelaterie, piadinerie, ecc… potranno cominciare a vendere bevande e cibo da asporto. Se prima i pranzi e le cene potevano essere solo consegnati a casa, adesso si potrà andare a prenderli direttamente al locale. La Regione Lazio ha varato un vademecum, discusso con associazioni rappresentative e sindacati, in cui sono stati elencati otto punti da seguire al fine di rispettare le misure di sicurezza per il contenimento del contagio. Quindi obbligo di mascherine e guanti per clienti e lavoratori, dispenser all'ingresso dei locali e ingressi contingentati. Secondo quanto stabilito dalla Regione Lazio, per il take away non è prevista limitazione oraria.

Il vademecum in 8 punti

  • Il cibo deve essere ordinato online oppure per telefono, dopodiché bisognerà prendere appuntamento per andare a ritirarlo. Si devono evitare assembramenti all'esterno e mantenere ovviamente la distanza interpersonale di un metro tra le persone
  • Clienti e lavoratori devono tenere guanti e mascherine all'interno del locale
  • Si entra solo uno alla volta e bisogna rimanere nei locali solo il tempo necessario a pagare e ritirare la merce. I bagni non possono essere utilizzati
  • I lavoratori devono lavarsi frequentemente le mani e disinfettarle col gel, stare a distanza di almeno un metro e usare guanti e mascherine per tutto il tempo in cui sono nel locale
  • Non è possibile consumare sul posto, cibo e bevande devono essere consegnate in confezioni chiuse
  • Sistemi e prodotti per l’igienizzazione delle mani (preferibilmente a induzione automatica) devono essere accessibili a tutti, lavoratori e clienti, ed essere posizionati all'ingresso del locale
  • Bisogna informare sulle misure di sicurezza per i lavoratori
  • Sui social e sul sito del locale deve essere spiegato come ordinare e ritirare la merce, in modo che tutti i clienti siano informati. I gestori devono inoltre esporre un cartello all'ingresso in cui è specificato che l'attività di ristorazione è sospesa a eccezione della consegna a domicilio e dell'asporto

Orneli: "Cerchiamo di rendere vita più semplice"

"Questo vademecum vuole essere un altro contributo per cercare di rendere la vita di tutti un po' più semplice in questi tempi difficili e arriva, seguendo l’esempio di quello dei giorni scorsi sull'attività delle librerie, al termine di un percorso di condivisione con le associazioni di categoria e sindacali, alle quali vanno i miei più sinceri ringraziamenti per la collaborazione – ha dichiarato Paolo Orneli, assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione – È un testo che, in modo semplice e chiaro, consentirà lo svolgersi della vendita da asporto di cibi e bevande, possibile di nuovo a partire da lunedì prossimo, nella massima sicurezza possibile per tutti: esercenti, lavoratori e clientela. Si tratta di un servizio importante per i cittadini, per il quale infatti, non a caso, l’ordinanza n.Z00037 pubblicata ieri prevede l’esenzione dall'obbligo di chiusura alle 21.30″

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