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Monterotondo, sgominata organizzazione di spacciatori: avevano anche dato fuoco a un canapa store

Lo scorso anno a Monterotondo uno spacciatore aveva dato fuoco alla porta di un pub che vendeva cannabis light: denunciato a piede libero per danneggiamento, è stato arrestato stamattina in una vasta operazione antidroga che ha portato al fermo di dieci persone. Sei sono state tradotte in carcere, mentre quattro sono ai domiciliari.
A cura di Natascia Grbic
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Il movente era apparso subito chiaro agli inquirenti: i "gestori" del traffico di stupefacenti locale di Monterotondo non gradivano la vendita di cannabis legale nel pub di via Nazario Sauro a Monterotondo. Ed è per questo che, la notte del 16 marzo, un ragazzo di 21 anni con precedenti per spaccio e droga avrebbe dato fuoco alla porta di THC Meno, locale che aveva aperto i battenti poco meno di una settimana prima. Un gesto intimidatorio, che fortunatamente non ha registrato feriti. Il giovane era stato rintracciato dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Monterotondo due giorni dopo l'incendio: sulle sue labbra i segni di un'ustione, che gli inquirenti hanno ritenuto compatibile con la fiammata provocata. Denunciato per danneggiamento, non era stato sottoposto a misure restrittive della libertà personale: fino a stamattina, quando è stato arrestato nell'ambito di una grossa operazione antidroga che ha portato all'arresto di dieci pusher locali.

L'incendio doloso contro il "Thc Meno"

Le indagini erano partite già nell'ottobre del 2017, ben sei mesi prima dell'incendio doloso al Thc Meno. Nei mesi scorsi sono state arrestate quattordici persone e sequestrati 800 grammi di hashish, 37 di cocaina, 131 di marijuana e 975 di ecstasy. I carabinieri hanno trovato anche 30mila euro in contanti, presumibilmente ricavati dalla vendita di sostanze stupefacenti. Le lunghe indagini, i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di capire che forse la rete di pusher era ancora più vasta: e questo ha portato ai nuovi fermi effettuati stamattina. Tra loro, anche il giovane 21enne precedentemente denunciato a piede libero. Su richiesta della Procura locale della Repubblica, il GIP del Tribunale di Tivoli ha disposto che sei persone fossero tradotte in carcere, mentre per quattro sono stati concessi gli arresti domiciliari. Lo spaccio avveniva sia nel comune di Monterotondo sia in quello di Mentana.

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