Opera Roma, c’è la svolta: “Pronto il ritiro dei licenziamenti”

"Se si trovano le soluzioni economiche, ovviamente è possibile ritirare i licenziamenti. A parlare è il sovrintendente del Teatro dell'Opera, Carlo Fuortes, che sarebbe "pronto a ritirare i licenziamenti collettivi di coro e orchestra" in cambio di un accordo condiviso per ridisegnare il contratto integrativo. E' stato un incontro costruttivo quello con i sindacati oggi al Teatro Costanzi. Il confronto è stato aggiornato a martedì 11, il giorno dopo la manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori di tutti gli Enti lirici e sinfonici italiani. Ma ci sono spiragli affinché la trattativa con i sindacati vada in porto. "Siamo contrari alla politica dei due tempi, per cui prima si taglia e poi si vede. Siamo d'accordo a rivedere il contratto integrativo e contestualmente a trattare sulle linee del del nuovo modello produttivo del Teatro. Non ci arrendiamo a vedere una diminuzione dell'organico”, ha detto Alberto Manzini di Slc Cgil.

Comunque, a poco più di un mese dalla decisione del Cda di mettere in mobilità 182 dipendenti, componenti di coro e orchestra, l’incontro di oggi resta importante. "Questa mattina è stata confermata nuovamente la disponibilità, a fronte di una proposta che risolva interamente i gravissimi problemi economici e organizzativi del Teatro, a sottoscrivere un accordo che possa evitare il licenziamento collettivo di Orchestra e Coro". Questo il commento ufficiale Teatro dell'Opera di Roma. Sulla vicenda è intervenuta anche Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura del Comune di Roma: "Non posso dire molto, ma sicuramente, quella in corso non è una trattativa facile. I tempi sono molto stretti soprattutto per consentire che parta la stagione, molto bella, che deve assolutamente andare avanti. Sono sicura che si troverà una soluzione adeguata, come sono altrettanto convinta che l’Opera vada risanata e fatta ripartire da una solida base di certezza".