Openbus, approvato nuovo regolamento: regole ferree e un bando internazionale
Non ha dubbi l'amministrazione, gli open bus che offrono tour turistici del centro della Capitale sono troppi e la loro presenza va ulteriormente regolamentata. Così ieri pomeriggio la giunta capitolina ha approvato un nuovo regolamento del servizio di trasporto pubblico "Gran Turismo". A spiegare il contenuto del provvedimento l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale Guido Improta. "Il provvedimento – spiega Improta – si è reso necessario perché è cresciuta negli ultimi anni l'offerta di open bus. La procedura oggi prevede una semplice autorizzazione, ma siamo arrivati a un carico trasportistico non più compatibile con il piano generale del traffico".
Da qui la necessaria riduzione delle corse e dei mezzi con il Campidoglio che "ha dato il buon esempio", con la soppressione del servizio di Trambus Open che operava con ben 20 mezzi. "L'obiettivo della delibera – spiega ancora l'assessore – è andare a incidere sugli standard del servizio, poter definire la rete, ovvero percorsi, fermate, frequenze e modalità di questo servizio, che potranno essere differenziate a seconda dell'interesse dell'operatore a erogare il servizio. Roma verrà divisa in tre zone: la 1, dentro le Mura Aureliane, la 2, tra queste e il Gra, e la 3, fuori dal Gra".
Per l'amministrazione è necessario mettere "in discussione le autorizzazioni" per arrivare a bandire una gara internazionale "per chiedere agli operatori privati di partecipare a una gara internazionale per confermare od ottenere per 8 anni il servizio". Precisa poi Improta come "il numero massimo di open bus non potrà essere superiore a quello attuale. Quindi avremo meno pullman rispetto a quelli in circolazione a dicembre 2014, una sessantina. Ci sarà un tetto anche per il numero di autorizzazioni per ciascun operatore, non più di 8 bus. Tendenzialmente si potrebbe arrivare ad avere 6 operatori con 8 bus ciascuno".