Omicidio Varani, l’ultimo addio Luca: “Vogliamo solo giustizia”
A due settimane dall'omicidio di Luca Varani, il 23enne brutalmente assassinato da Marco Prato e Manuel Foffo nella notte tra il 3 e il 4 marzo, oggi la famiglia potrà finalmente svolgere le esequie. Il corpo del giovane, martoriato da 33 coltellate e colpi di martello, colpito brutalmente e sgozzato dai due ragazzi di poco più grandi, che avevano consumato un festino a base di cocaina e alcool, è stato restituito solo mercoledì alla famiglia, trattenuto per autopsia e analisi. I funerali si terranno nella chiesa di Santa Gemma nel quartiere Casalotti, periferia nord di Roma, dove Luca viveva con la famiglia. Alle otto di mattina i parenti più stretti sono arrivati all'obitorio del Verano per accompagnare la salma verso la chiesa di piazza Castello di Porcareccia.
Ai funerali c'è anche Marta, la ragazza di Luca da nove anni, che, al pari della famiglia e degli amici, in questi giorni ha rispedito al mittente le notizie sul fatto che il 23enne si prostituisse o che facesse abitualmente uso di droghe. La giovane è entrata scortata dagli amici per tenerla lontana dalle telecamere. La piccola chiesa è gremita, telecamere e fotografi tenuti fuori per volere della famiglia.
Le parole del parroco per Luca Varani
"Signore perché non hai fermato quelle mani?", si interroga il prete durante la cerimonia. "L'ultima parola su Luca non può essere quello che gli è successo, desideriamo la giustizia umana ma l'ultima parola è di dio – ha detto il parroco dal pulpito, interrogandosi sulla tragica fine del giovane – Ma come faranno i genitori a colmare questo vuoto, come faremo tutti noi?". Fuori e dentro la chiesa la rabbia degli amici, che chiedono una sola cosa: giustizia.
Gli amici di Luca urlano: "Giustizia"
All'uscita del feretro un lunghissimo applauso commosso e decine di palloncini sono volati in aria. Mentre la bara veniva caricata sul carro funebre carico di fiori, alla commozione ha fatto spazio la rabbia, con diversi amici in lacrime che hanno invocato a grand voce "giustizia, giustizia", per l'amico assassinato in una maniera così inspiegabile.
La zia di Luca: "Dovevano stare in silenzio, nessuno sconto"
La zia di Luca ai microfoni di Fanpage: "Dovevano stare in silenzio come ha fatto mio cugino – facendo riferimento alle dichiarazioni di Foffo e Prato e dei familiari – nella stessa maniera. Ora non ci sono sconti di pena, vogliamo giustizia, quella vera. Non devono cercare qualsiasi appiglio per avere uno sconto di pena, ci devono marcire in galera".
Proseguono le indagini su Foffo e Prato
Vanno avanti le indagini sulla morte di Luca. Nonostante Manuel Foffo e Marco Prato abbiano confessato le proprie responsabilità, ancora troppe sono le discordanze sulla dinamica dell'omicidio avvenuto nell'appartamento di Foffo in via Igino Giordani a Colli Aniene. Divergono i racconti dei due amici, uniti in un rapporto di cui ancora non sono chiari i contorni, versioni diverse rese agli inquirenti che devono stabilire le precise responsabilità di ognuno dei due nella dinamica dell'omicidio.