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Omicidio Vannini, una panchina bianca per Marco a Manziana, paese del padre

La famiglia Vannini è stata accolta a Manziana, in provincia di Roma. Il paese ha donato simbolicamente una panchina bianca in ricordo del giovane ucciso a 21 anni, tra palloncini liberati in cielo. E’ rivolta verso la casa del padre Valerio, luogo caro ai genitori e davanti a un parco giochi. Giovedì a Cerveteri sfilerà la fiaccolata #noninmionome per chiedere giustizia per Marco.
A cura di Alessia Rabbai
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La panchina in ricordo di Marco
La panchina in ricordo di Marco

Una panchina bianca in ricordo di Marco è stata donata alla famiglia Vannini dal comune di Manziana, in provincia di Roma. E' l'omaggio del paese dov'è nato il padre del giovane ucciso a Ladispoli con un colpo di pistola sparatp dal padre della fidanzata il 18 maggio 2015. Oggi pomeriggio, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, la comunità si è stretta calorosamente intorno a mamma Marina e papà Valerio. Una panchina bianca come il candore di quei 21 anni spezzati all'improvviso insieme ai progetti e ai sogni di una vita intera. Lo zio di Marco ha letto davanti alla commozione dei presenti "La morte non è niente" poesia di Sant'Agostino, scritta su una pergamena. Donata anch'essa come ricordo alla famiglia e che recita, tra le frasi più toccanti "Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo" e "Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato". Poi i genitori hanno delicatamente sollevato il lenzuolo per scoprire la panchina, gesto che ha liberato tanti palloncini bianchi volati liberi nel cielo.

Omicidio Vannini, una panchina bianca per Marco

"Siamo vicini al dolore della famiglia Vannini, consapevoli che resterà per sempre – ha detto il sindaco di Manziana, Bruno Bruni – E' con grande affetto che ricordiamo Marco". E ha spiegato il perché della panchina: "Come comunità abbiamo scelto di compiere un piccolo gesto nei confronti dei genitori con un dono simbolico. L'abbiamo verniciata di bianco, il colore che rappresenta la purezza e quei valori che oggi non si trovano più facilmente". La scelta del luogo è importante: "La panchina è stata posta nel punto più centrale del paese, difronte al belvedere che affaccia proprio sulla via della casa del padre di Marco, luogo caro alla famiglia". Tanti gli abbracci e i gesti d'affetto verso i due genitori. Il papà sorride dietro gli occhiali scuri e scambia parole con gli amici del paese, tanti i ricordi di quando si giocava fino a tardi per strada e in piazza Tommaso Tittoni. La panchina guarda su un parco giochi, anch'esso evocativo, come la spensieratezza e la delicatezza di un'età che è stata tolta ma che in qualche modo potrà restare nel ricordo, in mezzo ai bambini che si ricorrono tra loro. La famiglia Vannini prima della cerimonia ha partecipato a un incontro intimo presso la sede comunale ed è stata accolta dall'amministrazione. In occasione della visita è stato allestito un ingrandimento fotografico del giovane che resterà esposto per essere firmato dai cittadini e che sarà consegnato alla mamma e al papà di Marco.

Marco Vannini: fiaccolata a Cerveteri

Mamma Marina ha ricordato il figlio con un sorriso e con una grande forza: "Vi aspetto giovedì a Cerveteri. Manifesteremo insieme con una fiaccolata per chiedere che sia fatta giustizia per Marco". L'iniziativa di solidarietà e vicinanza nei confronti dei genitori è prevista il 17 maggio alle ore 21 nel Comune in provincia di Roma. Si partirà da piazza Aldo Moro per poi concludersi a Largo Almunecar. In una nota stampa la famiglia Vannini ha annunciato la manifestazione per contestare la sentenza di primo grado del Tribunale di Roma che ha condannato Antonio Ciontoli, padre della fidanzata di Marco a 14 anni di carcere e a tre anni i figli e le moglie.

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