Omicidio Vannini, l’avvocato della famiglia Ciontoli: “Sentenza vittoria del diritto”
Ieri sera la trasmissione di Rai Tre ‘Chi l'ha visto?', è tornata a occuparsi dell'omicidio di Marco Vannini, dopo la sentenza di secondo grado che ha visto diminuire la pena per Antonio Ciontoli da 14 a 5 anni per omicidio colposo. Nel corso della puntata è intervenuto anche il legale della famiglia Ciontoli, che ha così commentato il verdetto, nettamente a favore dei suoi assistiti. "È stata la vittoria del diritto. Noi abbiamo sempre detto che il dolo non c'era. Mai è stato preso in considerazione l'evento morte… Il mio assistito non si è mai sottratto dal riconoscere le sue responsabilità. Noi abbiamo solo cercato che a queste responsabilità fosse data la giusta configurazione giuridica".
I giudici martedì 29 gennaio hanno confermato la condanna a 3 anni per la moglie di Antonio Ciontoli Maria e i figli Federico e Martina, all'epoca la fidanzata di Marco. L'accusa aveva chiesto una condanna a 14 anni di reclusione per tutti i membri della famiglia, tutti coinvolti nella catena di omissioni e ritardi seguiti al colpo di pistola esploso dall'arma di Antonio che ha colpito Marco Vannini mentre si trovava sotto la doccia. Nuovamente assolta Viola Giorgini, la fidanzata di Federico anche lei in casa al momento dei fatti.
E se l'avvocato della difesa è comprensibilmente soddisfatto, la famiglia di Marco promette di continuare la sua battaglia fino all'ultimo grado di giudizio. "Mi aspettavo che venisse confermato quello che già era stato detto in primo grado di giudizio. Speravo che anche il resto della famiglia fosse rimesso in ballo. Invece quando sono entrati i giudici che hanno letto la sentenza praticamente ad Antonio Ciontoli, che era stato condannato a 14 anni, gliene hanno dati 5 quindi hanno riconosciuto l'omicidio colposo pure a lui, è stata un’altra pugnalata alle spalle", ha dichiarato la mamma di Marco, Marina Conte, in un'intervista a Fanpage.it.
"Dopo la sentenza di ieri che mi devo aspettare? – continua Marina – Che la vita di mio figlio vale 5 anni? Una cosa vergognosa, secondo me la legge non esiste più. Siamo arrivati ad ottenere questo tipo di imputazione per loro perché Marco è vissuto quattro ore dopo lo sparo. Ci sono delle perizie che dimostrano che mio figlio si poteva salvare, mentre ora è come se Marco fosse morto sul colpo per loro quindi, è inaccettabile questa sentenza"