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Omicidio Marco Vannini

Omicidio Vannini: il 18 maggio una messa a Cerveteri per ricordare Marco, ucciso da un proiettile

Trascorsi quattro anni dalla scomparsa di Marco Vannini, sabato 18 maggio sarà celebrata una messa nella chiesa della Santissima Trinità a Cerveteri. La celebrazione per ricordare il 20enne ucciso da un colpo di pistola nella villetta dei genitori dell’ex fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli.
A cura di Alessia Rabbai
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Marco Vannini
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Una messa per ricordare Marco Vannini, il ragazzo di 20 anni ucciso da un colpo di pistola nella villetta dei genitori dell'ex fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli, sul litorale della provincia di Roma. La cerimonia è fissata per sabato 18 maggio alle ore 18 nella chiesa della Santissima Trinità, in via Fontana Morella 56 a Cerveteri. La celebrazione è organizzata in occasione dell'anniversario della scomparsa di Marco, trascorsi quattro anni dalla drammatica notte in cui il giovane è stato ferito da un proiettile e deceduto poco dopo in ospedale. In tantissimi tra parenti, amici, conoscenti ma anche semplicemente persone che hanno seguito il processo sull'omicidio Vannini, si stringeranno intorno alla famiglia del ragazzo, a mamma Marina e a papà Valerio. I genitori di Marco Vannini stanno combattendo una battaglia sostenuta da gran parte dell'opinione pubblica e dei media per chiedere "giustizia per Marco".

Processo Vannini: chiesto l'omicidio volontario per tutta la famiglia Ciontoli

I genitori di Marco Vannini non hanno infatti accettato la sentenza della seconda Corte d'Appello che ha riconosciuto il capofamiglia Antonio Ciontoli responsabile di omicidio colposo, condannandolo a cinque anni di carcere mentre moglie e figli a tre, scagionando la fidanzata di Federico, Viola Giorgini. Per questo il pubblico ministero della Corte d'Assise d'appello di Roma, Vincenzo Saveriano, ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo che venga riconosciuto l'omicidio volontario con dolo eventuale per tutta la famiglia Ciontoli. La difesa ha invece fatto ricorso alla Corte Suprema per chiedere l'assoluzione di Martina e Federico Ciontoli e Maria Pezzillo.

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