Omicidio Morganti, testimoni giurano: “I fratelli si vantavano di aver picchiato Emanuele”
Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due fratelli in carcere per l'omicidio di Emanuele Morganti, si sarebbero vantati di aver picchiato "uno che ci aveva risposto". La testimonianza è stata riportata in un articolo pubblicato su La Repubblica. I due ragazzi, dopo l'aggressione, si sarebbero recati in un night club di Frosinone dove avrebbero raccontato quanto avvenuto poco prima in piazza ad Alatri.
Intanto i due fratelli si trovano ora in isolamento nel carcere romano di Regina Coeli per paura di ripercussioni e il legale di uno di loro ha deciso di rimettere l'incarico. Il motivo, dice, non sarebbe da ricondurre alle minacce arrivate anche ad altri colleghi. Uno di questi è l'avvocato Giampiero Vellucci, legale di due buttafuori del Miro music club di Alatri che avrebbero prima trascinato fuori dal locale Emanuele e poi, sostengono alcuni testimoni, avrebbero partecipato all'aggressione. "Non mollo la difesa di due innocenti, i miei assistiti rispondono solo di rissa all'interno del locale", le parole dell'avvocato pronunciate dopo l'irruzione nel suo studio di Frosinone. "Se rinunciassi alla loro difesa dimostrerei una debolezza che non mi appartiene e nessuno si farebbe poi difendere da me. Ho costruito la mia carriera sul coraggio e sulla convinzione nel momento in cui difendo le persone. Se rinunciassi adesso dovrei farlo in tutti i casi in cui mi trovo a difendere autori di reati anche gravi che vedono coinvolte delle parti offese. Sto esercitando il mio diritto-dovere di fare l'avvocato che è la professione più antica del mondo". E' notizia di ieri che, per paura di ritorsioni, la famiglia di uno degli indagati abbia lasciato Alatri. La tensione nel paese ciociaro rimane altissima.
La fiaccolata ad Alatri in ricordo di Emanuele
Intanto ieri sera ad Alatri oltre duemila persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dal Comune di Alatri per ricordare Emanuele. Il prima fila il sindaco Morini e i primi cittadini dei paesi vicini. "Questa e l'Alatri che conosco, questa è l'Alatri che amo, Alatri non è solo violenza, ma generosità e rispetto dei deboli", ha detto il sindaco. "Il sacrificio di Emanuele non restera' vano e dove ci sono state delle mancanze sara' fatto il possibile perché queste cose non accadano mai più"