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Omicidio Mollicone, il papà di Serena si è sentito male: è grave, forse un infarto

Guglielmo Mollicone, il papà di Serena Mollicone, si è sentito male ed è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone. Le sue condizioni sono gravi e si ipotizza un infarto.
A cura di Enrico Tata
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Guglielmo Mollicone
Guglielmo Mollicone

Il papà di Serena Mollicone, Guglielmo, si è sentito male ed è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Frosinone. Stando a quanto riporta l'agenzia Agi, sarebbe in gravi condizioni. Si ipotizza un infarto. Fra pochi mesi potrebbe cominciare il processo sull'omicidio di Serena, uccisa 18 anni fa, nel 2001, ad Arce. Il gup dovrà infatti decidere se rinviare a giudizio la famiglia Mottola, l'ex maresciallo dei carabinieri Franco, la moglie e il figlio Marco. Tutti e tre  sono indagati per la morte della ragazza. "L'udienza è un punto di partenza per la ricerca della verità. Sono un credente e sono convinto che Serena è sempre accanto a me e mi dà forza, mi dà fiducia, mi dà coraggio", aveva dichiarato Guglielmo Mollicone qualche settimana fa ai microfoni di Fanpage.it .

A gennaio l'udienza preliminare sul caso Mollicone

L'udienza preliminare era stata convocata per il 13 novembre scorso, ma è stata rinviata al 15 gennaio per un difetto di notifica alla vedova di Santino Tuzzi. Come detto, il gup Domenico Di Croce dovrà decidere se rinviare a giudizio per concorso in omicidio i Mottola. Il maresciallo Vincenzo Quatrale è accusato di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi. L'appuntato Francesco Suprano è accusato di favoreggiamento.

L'omicidio di Serena Mollicone

Serena Mollicone scomparve nel 2001 ad Arce e fu ritrovata morta in un bosco. Aveva i piedi e le mani legati con filo di ferro e scotch e la testa chiusa in una busta di plastica. È il 3 giugno 2001. Nel 2008, dopo sette anni, le indagini portarono alla caserma di Arce, dove Serena entrò intorno alle 11 del giorno della sua scomparsa e nessuno la vide uscire. La vide il brigadiere Santino Tuzi, che poi si tolse la vita dopo due giorni dall'ultimo colloquio con gli inquirenti.

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