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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Omicidio Mollicone: riesumata dopo 15 anni la salma di Serena

A quindici anni dal delitto si va verso la verità. La salma della ragazza trovata uccisa il 3 giugno 2001 nel bosco di Fonte Cupa, in Ciociaria, è stata dissotterrata per essere sottoposta a nuovi esami.
A cura di Angela Marino
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Serena Mollicone
Serena Mollicone
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A quindici anni dal ritrovamento del corpo di Serena Mollicone, la ragazza di Arce (Frosinone) ritrovata uccisa il 3 giugno 2001, nel bosco di Fonte Cupa, in Ciociaria,  la salma è stata riesumata per nuovi esami su ordine della Procura di Cassino. Il giallo sulla morte della ragazza, ritrovata con mani e pieni legati potrebbe trovare forse una soluzione grazie alla decisione di non archiviare l'inchiesta. Il corpo di Serena è stato trasferito all'istituto di medicina legale di Milano, dove sono iniziati gli esami eseguiti dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo, nominata come consulente tecnico dalla Procura di Cassino. "Questo è il momento più doloroso da sopportare" ha detto Guglielmo Mollicone, il papà di Serena. "La sua riesumazione – ha aggiunto – è un altro momento di profondo distacco da lei". "Mi consola solo la speranza – ha concluso Mollicone – che il suo corpo parli finalmente alla dottoressa Cattaneo e riveli i segreti che ha custodito in questi lunghissimi quindici anni".

L'omicidio di Serena Mollicone

Le indagini sulla morte di Serena iniziarono all'indomani del ritrovamento del corpo nell'estate 2001 nei boschi della Ciociaria. Soltanto nel 2008 le investigazioni cominciarono a delineare la pista poi battuta dagli inquirenti, quella collegata alla Caserma dei Carabineri di Arce. Proprio nei locali della caserma Santino Tuzi, indicò la presenza della ragazza il giorno prima del suo omicidio per poi suicidarsi l’11 aprile 2008, dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti.  All’epoca della prima autopsia, effettuata nel 2001, mostrava ferite sul capo compatibili con un violento colpo. Proprio sulla lesione, compatibile con urto contro lo stipite di una porta – presumibilmente quella della caserma dei carabinieri di Arce – si concentrano ora le indagini. Esami verranno condotti anche sui vestiti che la ragazza indossava al momento del ritrovamento.

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