Omicidio Mario Cerciello Rega, i pm hanno chiesto il giudizio immediato per i due americani
I pm della procura di Roma hanno chiesto il giudizio immediato per Finnegan Lee Elder e Cristian Gabriel Natale Hjorth, accusati dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate nella notte del 26 luglio. I due giovani americani sono accusati dagli inquirenti di omicidio, tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Titolari delle indagini sono il procuratore Michele Prestipino e l'aggiunto Nunzia D'Elia.
Il giudizio immediato, in pratica, consente di saltare la fase dell'udienza preliminare e andare immediatamente a processo davanti ai giudici della Corte d'Assise. La decisione in merito all'accoglimento o meno della richiesta dei pm spetterà al gip del tribunale di Roma. I due ragazzi sono attualmente detenuti in carcere a Regina Coeli.
L'aggressione a Mario Cerciello Rega
L'aggressione a Cerciello Rega e al suo collega Andrea Varriale è avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 luglio nei pressi dell'hotel Le Meridien di via Federico Cesi, quartiere Prati, dove i due ragazzi avevano una stanza. Alle 2.48 Hjorth e Elder escono dalla porta dell'hotel e a 80/100 metri di distanza, davanti a una farmacia, hanno un appuntamento con il proprietario dello zaino che avevano rubato qualche ora prima a Trastevere. All'appuntamento si presentano alle 3.16 e si trovano di fronte i due carabinieri in borghese e disarmati. Inizia una colluttazione, Elder accoltella per undici volte Cerciello Rega e poi scappa insieme al suo amico e rientrano all'hotel Meridien, dove saranno rintracciati dalle forze dell'ordine.
Andrea Varriale, il collega di Cerciello Rega, ha presentato una denuncia per lesioni contro Gabriel Natale Hjorth. L'esposto del carabiniere è legato alle ferite riportate da Varriale nella colluttazione con il ragazzo americano. Il militare riportò lesioni giudicate guaribili in dieci giorni.