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Luca Varani uciso da Manuel Foffo e Marco Prato

Omicidio Luca Varani, Foffo: “Resto in carcere a vita, ma anche Prato deve marcire qua”

In un interrogatorio durato più di nove ore, Manuel Foffo, reo confesso insieme a Marco Prato dell’omicidio di Luca Varani, ha fornito ai pm la sua versione dei fatti. “Confermo che volevamo ucciderlo. Tutta la notte abbiamo parlato di questo”, avrebbe detto Foffo.
A cura di Enrico Tata
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"Ho fatto una cosa bruttissima e sono disposto a farmi l'ergastolo. Ma anche Prato se lo deve fare, Marc non provi a raccontare che lui non c’entra niente. Mi ha istigato e plagiato". Dopo le rivelazioni, riportate ieri da alcuni quotidiani, che Marco Prato avrebbe fatto ai giudici del tribunale del Riesame, oggi emerge qualche passaggio significativo del nuovo interrogatorio di Manuel Foffo. Entrambi sono reo confessi dell'omicidio del 23enne Luca Varani, ucciso in un appartamento in via Iginio Giordani, Roma nella notte dello scorso 3 marzo.

Manuel Foffo: "Si, volevamo ucciderlo"

"Confermo che volevamo ucciderlo. Tutta la notte abbiamo parlato di questo", avrebbe detto Foffo nel corso delle nove ore di interrogatorio a cui è stato sottoposto. "Ho colpito Luca alla gola con un coltello, di taglio. E mentre lo facevo Marc mi accarezzava di sua iniziativa", avrebbe raccontato ancora agli inquirenti il 28enne confermando, in parte, quanto emerso ieri. Marco Prato avrebbe dichiarato infatti di aver baciato Foffo mentre l'altro uccideva Luca Varani con un coltello dopo che il ragazzo era stato ridotto in fin di vita, come confermato dall'autopsia, da oltre trenta colpi di coltello e martello e dopo essere stato drogato con massicce dosi della droga dello stupro.

"Nel delirio della droga ho assecondato la volontà e le devianze di Marco Prato. Quella notte abbiamo deciso di uccidere. Un pensiero che non mi aveva mai sfiorato prima", avrebbe detto in lacrime Manuel Foffo mentre veniva ascoltato dal sostituto procuratore Francesco Scavo, in presenza del suo avvocato, Michele Andreano. Poi il racconto terribile della morte di Varani: "Abbiamo preso coltello e martello. Abbiamo provato anche a strangolarlo. Ma non moriva. Avevo paura. Non è vero che Prato mi ha solo guardato e baciato sulla testa mentre succedeva tutto. Era con me, ha partecipato. Anzi, prima mi aveva plagiato e istigato".

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