Omicidio Luca Varani, Foffo al padre: “E’ vero ti volevo uccidere”
"Si papà, ho pensato che volevo ucciderti". Manuel Foffo, in carcere per l'omicidio di Luca Varani, avrebbe confermato quanto emerso nei giorni scorsi in merito al suo desiderio di uccidere il padre, Valter Foffo. Ieri i due hanno avuto un colloquio al Regina Coeli dove si trovano sia Foffo che Marco Prato. Ieri il primo è stato ascoltato per la terza volta dal pm Francesco Scavo, mentre oggi toccherà al 30enne pr di serate gay. "Ho fatto una cosa terribile e agghiacciante, non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca", avrebbe detto agli inquirenti Foffo.
"Manuel ancora non ricorda perfettamente i dettagli di questo terribile delitto e quindi abbiamo sospeso l’interrogatorio, ma ci saranno ulteriori incontri con il pm. Ma lui ha spiegato bene la sua posizione. Ricorda chiaramente cosa è accaduto in quella casa, anche se ci sono ancora dei vuoti. Ha ribadito la sua versione, sulla dinamica non ci sono grandi variazioni, siamo ora ai dettagli su quanto successo", ha dichiarato il legale del ragazzo, l’avvocato Andreano.
L'ultima pista, il telefono di Marco Prato
Gli investigatori, che sono riusciti a recuperare il pc di Marco Prato, stanno cercando sull'hard disk tutto quello che possa rivelarsi utile alle indagini. Foffo avrebbe dichiarato di aver visto "materiale pedo-pornografico e donne stuprate" sul cellulare di Prato. La salma di Luca Varani intanto è stata consegnata alla famiglia e nelle prossime ore verrà decisa con ogni probabilità la data dei funerali del ragazzo ucciso lo scorso 3 febbraio con almeno 30 coltellate e dopo una lunga serie di sevizie in un appartamento di via Igino Giordani a Roma.