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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, respinta richiesta Anastasiya di revoca delle firme. Princi resta in carcere

Il giudice ha deciso di non revocare la misura cautelare di Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi accusata di aver tentato di acquistare quindici chili di marijuana.
A cura di Natascia Grbic
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Il Tribunale del Riesame di Roma ha respinto la richiesta del legale di Anastasiya Kylemnyk di revoca della misura cautelare. La ragazza continuerà quindi ad avere l'obbligo di firma giornaliero in questura. Anche la richiesta di scarcerazione avanzata per Giovanni Princi è stata respinta: l'amico di Luca Sacchi rimane quindi in carcere. Le motivazioni del giudice saranno rese note tra quarantacinque giorni. Princi è stato arrestato lo scorso 29 novembre, poco più di un mese dopo l'omicidio di Luca Sacchi. Sempre quello stesso giorno, ad Anastasiya è stato notificato l'obbligo di firma. Entrambi sono accusati di aver tentato di acquistare quindici chili di marijuana al costo di 70mila euro. Nessuno dei due lo ha ammesso durante l'interrogatorio: Giovanni Princi si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Anastasiya ha dichiarato di non sapere che nello zaino aveva 70mila euro. Una versione considerata non veritiera dal giudice, che l'ha definita ‘lacunosa e inverosimile'.

Omicidio carcere, chi è finito in carcere

A differenza di Anastasiya, Giovanni Princi si trova in carcere perché non incensurato. A Regina Coeli si trovano anche Valerio Del Grosso, il ragazzo che ha materialmente sparato in testa a Luca Sacchi, Paolo Pirino, l'amico che era con lui e che ha preso a bastonate Anastasiya, Marcello De Propris, pusher di San Basilio che ha dato la pistola a Del Grosso per fare la rapina, e Armando De Propris, padre di Marcello e proprietario dell'arma.

L'amico di Luca: "Lui e Anastasiya coinvolti in qualcosa poco lecito"

La sera dell'omicidio di Luca Sacchi, un altro ragazzo era con lui, Anastasiya e Princi: Domenico Munoz, giovane di 23 anni che ha ammesso che Luca e la ragazza stavano facendo cose ‘poco lecite' e che questo si capiva dal loro atteggiamento. Alle sue parole, la famiglia Sacchi ha risposto tramite una nota dei loro legali: "Questa è la terza dichiarazione diversa rilasciata dal sig. Munoz. Ciò che emerge, invece, in maniera inequivocabile, è che è stato lui a ritardare l’ingresso di Luca nel pub per via di una sigaretta, senza la quale il giovane Sacchi sarebbe entrato all’interno del locale e quasi certamente non si sarebbe imbattuto in Del Grosso".

 

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